"La chiusura della Centrale del Latte di Genova è una scelta da respingere con ogni mezzo a disposizione, per le conseguenze occupazionali dirette e per le ripercussioni sull'intero settore zootecnico genovese e sulle aziende locali dell'intera filiera lattiero-casearia ligure". E' questa l'affermazione degli assessori regionali Vesco e Guccinelli.
Il piano industriale presentato da Parmalat e Lactalis Usa prevede infatti la chiusura degli stabilimenti di Genova, Pavia e Como.
"La Giunta regionale è pronta a collaborare - proseguono gli assessori - fin d'ora con i sindacati e con il Comune di Genova per scongiurare il rischio chiusura di uno stabilimento che funziona in modo efficiente e che a Genova rappresenta una storica realtà produttiva e il futuro occupazionale di molti lavoratori".
Anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil, senza mezzi termini, affermano:"L'azienda, contravvenendo agli impegni presi con le istituzioni e le parti sociali genovesi e dopo anni di sacrifici dei lavoratori e nessun investimento sul sito genovese, scarica ora sui dipendenti e sulla città gli errori e l'incuria del proprio management".
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