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Marco Doria, fresco vincitore di centrosinistra delle amministrative a Genova con una lista sostenuta da Pd e Sel, attacca esplicitamente il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, il 'rottamatore': "Non sopporto coloro che si ergono a 'rottamatori' - ha detto all'assemblea generale dei 'Comitati per Marco Doria sindaco' -. E' già faticosissimo fare bene il sindaco di una grande città. Pretendere anche di essere un grande leader politico è demenziale".

Il sindaco di Genova si inserisce cosi nel duello a distanza fra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani. Il sindaco di Firenze ha riunito nella sua città un migliaio di amministratori locali per lanciare la sua sfida per le primarie del Pd: "Cari D'Alema, Veltroni, Rosy, Franco Marini, in questi anni avete fatto molto per il paese, per l'Italia, ma adesso basta", ha detto il capo dei 'rottamatori'. Bersani gli ha risposto dall'assemblea dei circoli del Pd a Roma: "Abbiamo una generazione esperta e dobbiamo avere gruppi parlamentari con alcune competenze. Noi siamo senza padroni, né ad Arcore, né in via Bellerio, né via Internet".

"Il sindaco di Firenze propone un rinnovamento del centrosinistra che anch'io ritengo necessario - ha aggiunto Doria -. Mi sono letto le cento tesi di Renzi, alcune delle quali condivisibili, altre assolutamente ovvie, altre non condivisibili per nulla". "Io voglio evitare il Big Bang del centrosinistra - ha sottolineato Doria -. Io voglio rafforzare il centrosinistra, non indebolirlo". Il sindaco di Genova ha quindi riservato attenzione anche a Beppe Grillo e al suo Movimento Cinque Stelle. "Il grillismo - ha detto - è una categoria alla quale non so dare un contenuto preciso. Beppe Grillo dice tante cose, alcune condivisibili, altre per nulla. A Genova il Movimento Cinque Stelle lo vedo come un interlocutore obbligato in consiglio comunale".