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I nomi nuovi potrebbero essere quelli delle quote rosa Carla Mastrantonio, della segreteria Cgil, Antonella Franciosi, presidente dell’Arci in quota Sinistra Ecologia e Libertà, e Patrizia Saccone, segretaria provinciale dell’Italia dei Valori.

Dopo il successo al primo turno del confermatissimo sindaco Massimo Federici, il totogiunta entra subito nel vivo. Il primo cittadino della Spezia vuole varare la squadra in tempi rapidi, ma allo stesso tempo ponderare attentamente il gioco di equilibri che la drastica riduzione del numero di assessori, da 12 a 9, impone. Federici ha già parlato, a vittoria calda, di inevitabili rinunce, anche dolorose.

Le conferme dovrebbero riguardare sostanzialmente quattro nomi: quello degli ex assessori Davide Natale e Alessandro Pollio, ai quali verranno con ogni probabilità affidate nuove deleghe rispetto a quelle ricoperte nell’ultimo quinquennio: un rimpasto di competenze che potrebbe riguardare anche Cristiano Ruggia, assessore uscente al decoro urbano e candidato consigliere più votato nella tornata amministrativa del 6 e 7 maggio. Aria di assessorato-bis anche per Salvatore Avena, delega alle attività produttive, mentre rimangono in bilico le conferme di Paolo Manfredini, del Psi, ex assessore all’istruzione, e di Corrado Mori, deleghe al traffico e alla sicurezza.

E un posto in giunta, sulla carta, sarebbe appannaggio di due esponenti della lista personale del sindaco: Enrico Conti dell’Api e Piergino Scardigli dei repubblicani: due nomi in ballottaggio anche per la presidenza del consiglio comunale. Nei prossimi giorni il quadro degli uomini, e delle donne, che amministreranno La Spezia per i prossimi 5 anni sarò più nitido, al netto degli eletti e degli esclusi.