Cronaca

1 minuto e 3 secondi di lettura
Non è ancora il giorno del giudizio (sportivo), ma sarà sicuramente quello dei primi deferimenti per lo scandalo del Calcioscommesse. A confermarlo é stato il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete.

Si tratta della prima tranche di indagini che fa tremare una trentina di club fra serie B e Lega Pro e una cinquantina di tesserati. Il grosso dei club di Serie A (Lecce, Bari, Siena, Genoa, Chievo e Lazio) invece - compresi quelli citati dai supertesti Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio - dovrebbe slittare nel secondo troncone di inchiesta. Si aspetta il termine del campionato e si vuole evitare che il processo si sovrapponga mediaticamente agli Europei di calcio.

La classifica del campionato cadetto rischia di essere riscritta completamente. A rischiare il deferimento sono in 15 squadre, sette delle quali attualmente occupano le prime nove posizioni di vertice. Tremano Ascoli, Bari, Grosseto, Modena, AlbinoLeffe, Padova, Verona, Pescara, Livorno, Reggina, Varese, e forse anche Crotone, Empoli, Sassuolo e Torino.

Le cose non vanno meglio in Lega Pro. Rischiano di essere coinvolte nello scandalo società come Mantova, Piacenza, Frosinone, Rimini, Cremonese e Monza. Tra i dilettanti tremano Ancona, Salernitana e Alto Adige (calcio femminile). Un abbondante antipasto in attesa delle big della Serie A.