Dovrebbe essere il consorzio italo-americano 'Titan-Micoperi' ad occuparsi della rimozione della Costa Concordia, naufragata all'isola del Giglio lo scorso 13 gennaio. La notizia non è stata confermata ufficialmente dalla Costa Crociere, ma ha trovato diversi riscontri.Il Consorzio italo-americano l'avrebbe dunque spuntata nella 'battaglia' con la Smit Salvage-Neri, l'altro consorzio di imprese che era arrivato alla fase finale della selezione dei progetti e che si è occupato di tutta la fase della rimozione del carburante della Concordia. Smit-Neri sta tra l'altro ancora lavorando per completare le operazioni di 'caretaking' e cioè la rimozione dal fondale del materiale fuoriuscito.
La scelta della Titan-Micoperi sarebbe stata formalizzata a Londra dalla Loc, la società di consulenza incaricata dalla Costa di valutare i progetti presentati e scegliere quello migliore. Dal canto suo, la Costa al momento non conferma la scelta ufficiale della società. In ogni caso, entrambi i consorzi avevano presentato un progetto che prevedeva la rimozione dell'intero relitto. Il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli aveva indicato nei mesi scorsi tra i 9 e i 12 mesi come stima dei tempi per la rimozione.
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