I candidati sindaco di Genova hanno parlato di "traffico e sosta delle auto" questa sera in un incontro organizzato al Teatro della Gioventù dall'Associazione Nazionale Donne Elettrici.
"E' imprescindibile lasciare che le moto a Genova vadano gratis sulle corsie gialle dei bus laddove è possibile - ha lanciato la proposta il candidato sindaco sostenuto dal Pdl Pierluigi Vinai - dico sì alla Gronda per semplificare il traffico in città, dico basta alle aree blu rapina a due euro e mezzo l'ora per parcheggiare l'auto".
Così ha risposto il candidato sindaco del centrosinistra Marco Doria: "La politica delle soste auto a pagamento è obbligata per consentire alla città di sopravvivere, la mia scelta rigorosa sarà privilegiare il trasporto pubblico, ribadisco che non si può più aumentare il prezzo dei biglietti Amt".
Il candidato del Terzo Polo Enrico Musso ha rilanciato l'idea del "biglietto elettronico Amt contro i 'portoghesi', con tariffe più leggere per chi fa poche fermate".
Il candidato della Lega Nord Edoardo Rixi ha proposto l'introduzione di "aree rosa per la sosta auto, vicino ad asili e scuole, per le famiglie che portano i bambini".
Segui lo speciale elezioni di Primocanale
Politica
Vinai per moto su corsie bus, Doria i mezzi pubblici, Rixi le aree rosa
1 minuto e 3 secondi di lettura
TOP VIDEO
Venerdì 29 Marzo 2024
Meteo in Liguria, tempo variabile con sole e pioggia: le previsioni
Giovedì 28 Marzo 2024
Imperia, il Comune sistema i conti: colmato buco da 10 milioni
Giovedì 28 Marzo 2024
Mareggiata a Genova: spettacolare invasione di velelle
Ultime notizie
- Genova, frana lungo la strada per Bargagli: traffico deviato
- Genova, giallo nella notte: due minori stranieri denunciano di essere stati aggrediti
- Maltempo, frana a Capo Noli: Aurelia chiusa
- Meteo in Liguria, tempo variabile con sole e pioggia: le previsioni
- Ritorna l'ora legale, il medico: "Anticipate gli orari di cena, mai dopo le 20"
- Genova, due ragazzi feriti nella notte: giallo a Sestri Ponente
IL COMMENTO
Nuovo codice della strada: deboli coi forti, forti coi deboli
Acerbi non è razzista. Ma nemmeno coraggioso