Una finta rapina, quella messa in scena lo scorso 3 ottobre a Genova. Un gioielliere aveva denunciato di essere stato rapinato da un uomo spacciatosi da corriere espresso, fuggito con oltre 40 chili di oggetti in oro, del valore di circa due milioni di euro. Le prime indagini consentirono di identificare quale ladro Mustafaj Gramoz,
40enne albanese, residente nella provincia di Cuneo. Durante le feste di Natale era stato arrestato dai Carabinieri presso l’aeroporto di Malpensa, di ritorno dall’Albania, dove si era rifugiato.
Lo sviluppo delle indagini ha però consentito di accertare che si trattava di una truffa ai danni dell’assicurazione, per "coprire un buco" nella contabilità dell’azienda "rapinata".
Il titolare si era accordato con un altro orafo, assoldando l’albanese poi arrestato. Il contatto tra quest’ultimo e i due orafi sarebbe avvenuto grazie ad un carabiniere, in servizio da pochi mesi a Genova, proveniente dal Piemonte.
Sono stati quindi arrestati il titolare dell’azienda, la convivente, il rappresentante e il Carabiniere, che nel frattempo era stato destinato a compiti non operativi.
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