Marco Pozzo, il consigliere comunale di Savona, finita nella bufera per il fuori onda del consiglio comunale in cui è stato registrato mentre avrebbe esortato il presidente di commissione Franco Zunino a creare più sedute per guadagnare maggiormente, interviene per spiegare la sua uscita. Lo fa attraverso una lunga nota che riportiamo integralmente.
"In primo luogo, mi scuso per aver dato la sgradevole impressione di
chi ha come obiettivo quello di mungere l'ente pubblico di
appartenenza. La mia non è una auto-difesa, bensì, il doveroso chiarimento su una battuta scherzosa fatta con un amico durante una pausa della commissione di cui faccio parte quale consigliere comunale. Solo chi mi conosce sa con quale spirito posso aver detto quelle parole, scherzando e ironizzando sui modestissimi emolumenti per i consiglieri comunali a dispetto
delle indennità faraoniche ed eccessive dall'alta politica italiana dai consiglieri regionali ai parlamentari per non parlare degli stipendi d'oro, unici al mondo, dei vertici della pubblica amministrazione, argomento di cui i principali organi d'informazione hanno stentato di occuparsene finchè il nuovo governo non ha preso le ben note iniziative.
Quanto alla mia etica, sono un uomo non infallibile che è cresciuto in un grande partito, il Psi, sotto l'insegnamento morale di mio
padre, vecchio socialista di scuola pertiniana, come i miei limpidi
anni di amministrazione della cosa pubblica e sul piano professionale
stanno a testimoniare. Purtroopo il livello di degrado della politica e dei politici in questo paese e ampiamente noto, non si combattono più battaglie sui
problemi ma quasi totalmente tra persone, gruppi, lobby nella maggior
parte dei casi per questioni di potere, personali di arrivismo e di
affari. La prigione della politica è questa ed o non mi ci sono mai ritrovato:
perchè non sono un politico e perchè sono sempre stato a contatto con le persone non per fare delle marchette, ma per cercare di risolvere i problemi quotidiani. Mi spiace che non siano state ricordate nel modo giusto le numerose iniziative sportive, ludiche e di associazionismo da me organizzate esclusivamente con finalità benefica e a favore della città perchè io sono fatto così, posso anche fare delle battute stupide, ma certamente non ho nell' animo quella cattiveria che vestita di perbenismo e di
falso moralismo è stata usata nei miei confronti. Lunedì prossimo durante la segreteria comunale e provinciale convocata su mia richiesta, rimetterò la decisione se lasciare o meno il consiglio comunale di Savona".
Politica
Savona: fuori onda della frase "aumenta gettone", la versione di Pozzo
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