Cronaca

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Il ritrovamento di un coppia di neo-sposi coreani in crociera nel Mediterraneo per il viaggio di nozze, quella di un membro dell'equipaggio, scende a 38 il numero dei dispersi nella tragedia della nave Costa Concordia che ha fatto naufragio venerdì sera davanti all'Isola del Giglio. I soccorritori confidano di trovarne altri, ma si tratta di una corsa contro il tempo: l'ultima persona ritrovata era quasi sott'acqua. Le ricerche nel relitto semi-affondato proseguiranno no-stop per tutta la giornata di oggi. Sommozzatori e specialisti dei nuclei speleo-fluviali dei vigili del fuoco procedono ispezionando 'cabina per cabina' con la speranza di raggiungere altre persone rimaste intrappolate. Quando sulla Costa Concordia sono partiti i black out elettrici dopo l'impatto con uno scoglio, si sono bloccate le serrature elettroniche delle porte delle cabine, che vengono aperte con badge, e non è escluso - viene ipotizzato - che qualcuno sia rimasto chiuso dentro anche per questo senza poter fuggire. Stanotte a causa del buio è stato possibile ispezionare solo la parte della nave rimasta fuori dall'acqua, mentre per verificare la parte sommersa si è dovuto attendere che facesse luce col nuovo giorno. L'operazione viene svolta in modo accurato e, in particolare per la parte sott'acqua, è previsto l'impiego di speciali strumenti tra cui telecamere capaci di 'vedere' oltre gli oblò e di fendere le oscurità marine nelle aree allagate. Intanto gli alberghi della Maremma nella notte hanno continuato a ospitare parte dei sopravvissuti che devono ancora tornare a casa.