Ansia e preoccupazione anche in Liguria per le donne che si sono rifatte il seno con protesi mammarie Pip (Poly implants prothesis) sospettate di essere cancerogene e causa di infiammazioni che sono state ritirate dal 2010 perchè "composte da materiale non corrispondente agli standard internazionali". Dopo diversi casi di rotture delle protesi la raccomandazione è quella di effettuare controlli rivolgendosi al chirurgo che ha effettuato l'intervento. "Le donne operate negli ospedali o nelle principali cliniche private - spiega Pierluigi Santi chirurgo plastico del San Martino - Ist - possono stare tranquille. Quello che preoccupa sono gli interventi low cost visto che le protesi Pip costavano circa 800 euro a coppia a fronte dei 1500 euro di quelle di buona qualità. I casi di donne con protesi Pip potrebbero essere 10 come 100 - conclude Santi - ma avere dei numeri precisi non è possibile". Ieri intanto si è riunito il Consiglio superiore di Sanità che ha fatto una prima stima delle protesi Pip impiantate in Italia e che sarebbero 4300.
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IL COMMENTO
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