Cronaca
MARIA, LE RICHIESTE DEI GENITORI
58 secondi di lettura
I genitori affidatari di Maria, la bimba bielorussa al centro di un caso dipplomatico tra Italia e Bielorussia, non partecipano all'incontro di oggi al ministero di giustizia con il sottosegretario Daniela Melchiorre e l'ambasciatore del paese ex sovietico. Abbiamo deciso di non partecipare perché, in accordo con i nostri legali, abbiamo pensato che sarebbe stato più efficace un dialogo tecnico-legale (anche l'onorevole Melchiorre è avvocato), più asettico e non sul piano dei sentimenti. E' quanto ha spiegato all'agenzia Ansa Alessandro Giusto, padre affidatario di Maria. Alla domanda se sia una strategia per prendere ancora tempo, Giusto ha risposto: I nostri avvocati hanno pieno mandato per decidere, naturalmente con le garanzie chieste da noi in questi giorni. A quanto ha spiegato, la loro richiesta per Maria è di ottenere un tempo lungo, almeno di un anno, stabilito a priori da medici, per rimanere in Italia in modo da garantire alla bimba durante le cure una stabilità affettiva. Non chiediamo che venga necessariamente affidata a noi ha precisato- ma a qualsiasi ente pubblico, come il comune di Cogoleto che ne ha già fatto richiesta, con la possibilità per noi di vederla e di garantirle l'affetto sincero, sicuro e stabile.
Ultime notizie
- Genoa a valanga contro il Val di Fassa, la prima rete della stagione è di Frendrup
- Autorità Portuale, via libera anche della Camera a Paroli presidente
- Sampdoria, si riparte: sabato allenamento a Bogliasco, poi le amichevoli
- Dieci tappe e più di tremila presenze di Orientamenti Summer
- Skymetro, Confindustria: "Genova non può rinunciare al progetto"
- Carceri, oltre un milione di euro per il reinserimento dei detenuti in Liguria
IL COMMENTO
L’incubo dell’acciaio che torna a Genova: tra promesse, dubbi e incertezze
Treni Genova-Milano: ben venga ogni ora ma non parlate di alta velocità e chiarite durate