
Per almeno due anni ha picchiato, insultato e minacciato la moglie anche davanti ai figli di tre e otto anni. Maltrattamenti andati avanti fino a un mese fa, quando nell'appartamento della famiglia sono dovuti intervenire gli agenti del commissariato San Fruttuoso.
Per questo la giudice per le indagini preliminari Maria Di Lazzaro ha disposto la misura dell'allontanamento dalla casa e del divieto di avvicinamento per un italiano di 35 anni (difeso dall'avvocato Cristiano Mancuso). E per tutelare la moglie ha anche disposto che indossasse il braccialetto elettronico, in modo da consentire un rapido intervento alle forze dell'ordine in caso di violazione della misura.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Luca Scorza Azzarà, le violenze sarebbero iniziate nel 2023, ad appena due anni dal matrimonio della coppia che aveva già avuto un figlio nel 2017. L'uomo, accusato di maltrattamenti aggravati, l'avrebbe insultata più volte e anche picchiata, tanto da lasciarle segni notati anche dalle amiche e famigliari.
Le volanti erano già intervenute una prima volta un anno fa: dopo un breve allontanamento, la moglie era tornata a casa ma il marito aveva distrutto tutte le porte dell'appartamento. L'escalation di violenza sarebbe andata avanti per mesi con urla, insulti, schiaffi e calci e minacce di morte. Fino all'ultimo intervento, di qualche settimana fa, quando il marito le ha urlato, davanti ai bimbi, "ti faccio sparare in testa per 30 mila euro, tu morirai come un cane".
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