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Domani al via il nuovo corso blucerchiato in tandem con Foti, a Marassi la sfida col Frosinone. "Coda un leader? I leader vanno riconosciuti dai compagni. Anni '80 e '90, che ricordi: Vialli voleva finire qui, una cosa commovente"
5 minuti e 8 secondi di lettura
di Marco Bisacchi
Angelo Gregucci

"Andiamo alla ricerca della famiglia Sampdoria. Non ci interessano i singoli, ma la squadra. In questo momento non è importante il chi, ma il come. So cosa vuol dire giocare a Marassi, questo è un popolo commovente nelle difficoltà. Il pubblico dobbiamo conquistarcelo". Così Angelo Gregucci - l'allenatore che insieme a Salvatore Foti da pochi giorni è alla guida della Sampdoria - alla vigilia della sfida di domani (ore 15) col Frosinone a Marassi. Con un bel pensiero per la Samp d'oro degli anni '80 e '90. "Tutti quelli che passavano dalla Sampdoria in quegli anni volevano tutti finire la carriera qui, c'era senso di famiglia - dice Gregucci - e vi dico che Gianluca Vialli voleva finire qui. Per una una cosa commovente". 

I primi giorni di lavoro

Si vedrà una Samp nuova, forse con due attaccanti? "Abbiamo preso informazioni. Questo è uno staff che lavora insieme. Attacco a una, due punte? La priorità è trovare un blocco molto unito. Trovare atteggiamenti importanti, corretti. Mai perdere la testa, la sanzione disciplinare è un problema. A volte quando vai in orgasmo agonistico perdi la lucidità".

Si vedranno dei cambi in formazione? "E' necessario guardare al presente. Abbiamo un focus, tre sedute. Abbiamo preso informazioni. Ora dobbiamo scegliere responsabilmente. Ora non pensiamo solo a chi inizia la partita. Intorno al minuto 60 ci sono cambi tattici che ormai sono la costante. Dei cambi che possono essere determinanti. Oggi si cambia la metà della squadra".

Da Ferrari a Ferri

Ferrari - ex "giampaoliano" - può tornare titolare in difesa? "Non mi piace parlare di singoli. Alex è un professionista esemplare. Dedizione e sacrificio. L'uomo che ha visto più stagioni in questa Sampdoria. Un riferimento, un ragazzo esemplare. Molto scrupoloso nel prepararsi. Ha avuto la sfortuna di aver avuto qualche infortunio grave. E' un riferimento sia quando gioca sia quando non gioca".

Ferri può essere un'idea a centrocampo, come sta? "L'intera rosa si è predisposta bene. Tutti hanno dato estrema disponibilità. Quindi anche Ferri. Dobbiamo contestualizzare il momento. Non è importante il chi, ma il come - dice Gregucci - Noi abbiamo rispetto per il Frosinone, una squadra in buona salute. Ma badiamo a noi stessi. Cercare solidità e soluzione, creare entusiasmo. Andare alla ricerca della famiglia Sampdoria, trovare coesione, visto che i giocatori in queste tre sedute e mezzo sono stati straordinari come disponibilità". 

La maglia 10 di Cherubini

Cherubini, maglia numero 10. Quanto può pesare questo ragazzo in questa Samp? "Cherubini è importante, la maglia numero 10 della Sampdoria è importante. Un ragazzo che ha delle grandi qualità. Lo vogliamo far crescere con la squadra. Avevo parlato di finale di Coppa del Mondo? Questo per esortare i ragazzi a pensare ai dettagli, che possono fare zero o tre punti. Non regalare quell'atteggiamento o quella palla, andare all'approccio di ogni pallone come se ti determinasse il campionato. Lucidi, perfomanti per non sbagliare niente. Siamo tutti esseri umani. Se ti alleni ogni giorno a sbagliare zero poi riduci gli errori. Questa è la categoria dove il dettaglio fa tre punti o zero punti. Dovremo interpretare la partita andando a prendere ogni pallone con la massima determinazione. E' complicato? Sì, ma le squadre che hanno grande mentalità non ti regalano niente".

Il ruolo di Coda

Coda può essere un leader di questa Sampdoria? "Io non posso imporre un leader. Non posso venire in qualsiasi luogo di lavoro imponendo un leader. Un leader è riconosciuto da chi lavora insieme a lui. Il mio leader, quando giocavo, lo riconoscevo dopo dieci minuti. Era quello che mi veniva a togliere dagli impicci quando mi veniva a togliere dagli impicci. Coda? Io ho allenato Schwoch al Vicenza che aveva firmato il record dei gol in B, poi ho avuto Coda che lo ha sorpassato. La storia dice che se vive in area e arrivano i palloni Massimo è quello che ha sgrullato più gabbie, più porte. Non lo dico io" le parole di Gregucci.

La Samp d'oro e Vialli

Gli in bocca al lupo ricevuti via social dai tifosi della Lazio e i ricordi della Samp d'oro. "Le vecchie partite tra noi e la Sampdoria, ne parlavamo con Roberto. Avremmo voluto picchiarli. Ma facevamo anche fatica a prenderli. Ho avuto tanti intrecci con giocatori dell'epoca. Tutti quelli che passavano dalla Sampdoria in quegli anni lì volevano tutti finire la carriera qui. Quel senso di famiglia. Lascia perdere le qualità di Gianluca, Roberto, Attilio, Toninho, Invernizzi, Pellegrini e tutti gli altri. Stavano bene insieme in un ambiente che li faceva sentire tutti figli, con Mantovani padre. Ha avuto una vita breve, io vi dico che Gianluca Vialli voleva finire qui. Ha fatto Juventus e Chelsea, uno che decide che vuole finire qui per me è commovente" le parole di Gregucci.

Il fattore Marassi

L'attesa per la sfida col Frosinone da giocare in casa. "Quando lavori sul piano della compattezza psicologica e senso di responsabilità, il pubblico te lo devi conquistare. E' sempre il nostro comportamento che dà. Poi se imbocchi il risultato, l'episodio, come vai a imbroccare una palla. Io a Marassi l'anno scorso l'ho visto. Nelle difficoltà questo è un popolo commovente. Cantavano l'inno e mi veniva da piangere".

Non sono mancati i fischi nelle partite scorse, anche per i giocatori. "Dobbiamo aiutarci insieme sempre, tutti. Poi da quando esiste il gioco del calcio c'è l'approvazione o disapprovazione in base al tuo comportamento. Si chiede di fornire una prestazione generosa, la qualità poi la vedremo di gara in gara. Noi siamo alla ricerca di trovare quella famiglia. Per combattere. Poi cercheremo di aggiustare tutto. Per noi non è importante il singolo, ma la squadra" le parole di Gregucci.

I convocati

Ecco l'elenco dei convocati della Sampdoria per la gara di domani (ore 15) col Frosinone.

Portieri: Ghidotti, Krastev, Ravaglia.

Difensori: Coubiș, Depaoli, Ferrari, Giordano, Hadžikadunić, Ioannou, Riccio, Venuti, Vulikic.

Centrocampisti: Abildgaard, Barák, Bellemo, Benedetti, Conti, Ferri, Henderson, Ricci.

Attaccanti: Cherubini, Coda, Çuni, Narro.

La probabile formazione

Salvatore Foti dovrebbe affidarsi a un 3-5-2 per la sfida coi ciociari: Ghidotti in porta, Riccio, Ferrari e Venuti in difesa, Depaoli, Barak, Abildgaard, Henderson e Giordano a centrocampo, Cherubini e Coda in attacco. 

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