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È il più giovane di tutti, ma ha già la maturità e la presenza di un veterano.
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di Redazione Sportiva

È il più giovane di tutti, ma ha già la maturità e la presenza di un veterano. Honest Ahanor, nato nel 2008 ad Aversa (in Campania) da genitori nigeriani, ha compiuto da poco 17 anni, ma ha già lasciato il segno nel calcio professionistico. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Genoa, il giovane terzino sinistro è stato lanciato in prima squadra da Alberto Gilardino nel settembre scorso, esordendo a soli 16 anni.

La sua storia parte dalla provincia di Caserta, dove Ahanor ha vissuto i primi anni della sua infanzia. A cinque anni si è trasferito a Genova, insieme alla famiglia, trovando casa in un edificio molto particolare: un’abbazia riconvertita in struttura di accoglienza. È lì che ha mosso i primi passi nel mondo del pallone, entrando nella squadra del Progetto Atletico, una realtà locale attenta al talento e all’inclusione. È bastato poco perché i riflettori del Genoa si accendessero su di lui che nel frattempo andava allo stadio a tifare rossoblù.

Poi ha bruciato le tappe. Oggi è aggregato stabilmente alla prima squadra e vive ancora con la madre, assunta nel frattempo dal club come collaboratrice: un segno tangibile di quanto il Genoa creda nel progetto familiare oltre che sportivo.

Contro il Napoli, è arrivata la sua terza gara da titolare, e anche in quell’occasione non ha deluso: il classe 2008 ha contribuito in modo decisivo all’azione del momentaneo 1-1, confermando il proprio valore sotto gli occhi attenti del tecnico Vítor Manuel Vieira.

Le sue caratteristiche

Terzino sinistro di ruolo, può giocare anche difensore centrale, grazie a un mix di fisicità (è alto 184 cm), velocità e forza atletica. Ma non è solo corsa e potenza: il suo mancino educato e una buona lettura del gioco lo rendono prezioso anche in fase offensiva, dove non disdegna di farsi vedere in zona gol.

In un calcio sempre più attento ai giovani, Honest Ahanor rappresenta l’ennesimo gioiello del vivaio genoano. Un ragazzo che ha fatto tanta strada, ma che ha ancora tutto da scrivere. E, a giudicare dalle premesse, il meglio deve ancora venire.

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