MILANO - È finalmente finito dopo 10 anni il legame tra Massimo Ferrero e l'Unione Calcio Sampdoria. Le tanto attese firme sull'accordo tombale per mettere fine a tutte le pendenze sulle questioni (anche legali) ancora aperte sul passaggio di proprietà dello scorso anno sono arrivate questa mattina al Tribunale delle Imprese di Milano. Firme sia di Ferrero, ex azionista, sia di Gianluca Vidal, il commercialista di Mestre e trustee del trust in cui era incapsulata la Sampdoria, che negli ultimi giorni aveva opposto maggiore resistenza all'accordo.
Nel pomeriggio però Massimo Ferrero ha smentito tutto. "L’anno scorso avevo detto “ho venduto” e loro si sono basati su questo. Ma quando vendi devi essere pagato. Oggi hanno fatto una pappata tra di loro, a me non hanno firmato il contratto e mi citano ancora. L’era di Ferrero non è finita, finirà quando Manfredi presidente mi paga".
Oggetto del contendere sono gli emolumenti che Ferrero si era attribuito e che erano stati sospesi ad un certo punto e una buonuscita per un importo totale tra i 4 e i 5 milioni di euro. In questa cifra non è però compresa le sede di Corte Lambruschini, di proprietà della Holding Max, che la Sampdoria ha già lasciato libera e quindi a disposizione dello stesso Ferrero.
Poi c'è un ulteriore partita quella che riguarda un contenzioso tra Lega Calcio e il fondo Cvc per i diritti televisivi. Qualora dovesse esserci una vittoria della causa i proventi (diversi milioni di euro) andrebbero direttamente a Ferrero avendola aperta la società sotto la sua presidenza.
Dalla Sampdoria trapela fiducia perché tutta l'operazione dovrebbe chiudersi entro la fine dell'estate.
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