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GENOVA - Una serata straordinaria ed emozionante quella di uno stracolmo Teatro Carlo Felice per "My Name is Luca - Una Ballata per Vialli", l'evento benefico promosso a favore della ricerca sulla Sla dalla fondazione Vialli e Mauro (in primis dall'amico Massimo Mauro) a un anno dalla scomparsa del grande ex blucerchiato. Grandi ospiti sul palco - con gli ex scudettati sampdoriani del '91 su tutti ma anche tanti altri amici di Vialli non soltanto provenienti dal mondo sportivo - e enorme coinvolgimento da parte del pubblico. Nel corso della serata c'è stato spazio anche per qualche coro spontaneo ("Luca Vialli alè alè, noi ti amiamo e ti adoriamo tu sei meglio di Pelè") da parte di una platea teatrale elegante ma caldissima e fortemente blucerchiata.

Emozionante - nel finale della serata condotta da Ilaria D'Amico e Tommaso Labate - l'intervento del rapper Fedez, che ha raccontato il suo rapporto intimo con Vialli per motivi di salute. "Io sono forse la persona che ha conosciuto meno Gianluca ma posso dire che è stata una delle persone che mi è stata più vicina nel momento più drammatico della mia vita. Io ho scoperto di avere un tumore al pancreas. Quando devi affrontare questa cosa devi fare letteralmente i conti con la morte. Io vidi che l'unica persona che aveva parlato di questa malattia in Italia era Gianluca Vialli. Lì capii quanto fosse importante quello che stava facendo Gianluca. Io cercai di mettermi in contatto con lui e Gianluca - racconta Fedez - Credo sia incredibile. Una persona che in quel momento stava attraversando un suo percorso, ha trovato il tempo per me. Io Gianluca l'ho conosciuto in una telefonata di tre ore. Non non mi è mai capitato di piangere al telefono con una persona che non conoscevo fisicamente e che non avrei mai conosciuto, forse questa la cosa più brutta. Io e Gianluca abbiamo la stessa cicatrice, avremmo voluto farci una foto insieme".

Collegato dal Qatar l'ex gemello Roberto Mancini, oggi ct dell'Arabia Saudita. "Non penso che Luca lasci un'eredità. Persone come Luca non se ne vanno mai. L'unica cosa di cui mi spiace molto è che lui aveva il sogno di diventare presidente della Sampdoria. E' un grande dispiacere che non sia riuscito a coronare questo sogno, sarebbe stato il massimo. Un grande abbraccio, forza Samp".

Molto divertente e applaudita la passerella dei tanti ex scudettati del '91: presenti sul palco del Carlo Felice Pagliuca, Mannini, Pari, Vierchowod, Pellegrini, Bonetti, Invernizzi e naturalmente il presidente attuale della Sampdoria Marco Lanna, applauditissimo. Tanti anedotti divertenti sul passato (sul palco c'era anche Francesca Mantovani figlia del presidente della Samp d'oro), poi Lanna ha parlato anche degli ultimi anni di Vialli e del suo tentativo di diventare presidente del club: "Quando diventai presidente la prima persona che chiamai fu Luca, lui conosceva la Sampdoria perfettamente. Io ho sempre detto a Luca che gli avrei lasciato la poltrona se fosse riuscito a esaudire questo desiderio. Aveva grande competenze manageriali, avrebbe fatto una grande Sampdoria. Avevamo tanti progetti insieme ad altri compagni su quella che doveva essere la Sampdoria. Luca voleva riportare l'epoca Mantovani 30 anni dopo con gli stessi valori, naturalmente con tutte le differenze del mondo a livello finanziario. Certo sarebbe stato bello provarci, a rivedere questa Sampdoria".

Tanti personaggi del mondo del calcio presenti a Genova dagli ex compagni alla Juventus Ciro Ferrara e Gianluca Pessotto sino agli azzurri Chiellini e Buffon, e ancora il grande amico e avversario ai tempi dell'Inter Beppe Bergomi, che ha rivelato un fatto inedito su un Vialli vicinissimo alla panchina della nazionale: "Per poco Luca non era diventato allenatore della nazionale. Mi aveva chiamato, mi disse di venirmi a prendere all'aeroporto perché mi doveva parlare. Io avrei fatto il suo secondo, mi disse. Questo era il rapporto di stima. Se non sbaglio era dopo Trapattoni in nazionale, dopo il 2004. A Sky abbiamo iniziato nel 2003".

Molto applaudito l'intervento di Bruno Pizzul, telecronista Rai della Samp d'oro anni '80 e '90 mentre il trionfo azzurro a Wembley nell'Europeo 2021 è stato ricordato da Fabio Caressa di Sky al fianco - oltreché di Bergomi - anche dell'ex portiere di Lazio, Torino e nazionale Luca Marchegiani. Collegamento da Manchester con Pep Guardiola, oggi allenatore del City campione del Mondo e nel 1992 avversario della Sampdoria nella finale di Wembley col Barcellona. "Ci siamo trovati alla finale di Coppa dei Campioni a Londra. Roberto e Gianluca erano lì. Per fortuna Zubizarreta ha fermato qualche tiro di Gianluca ed andò bene a noi. Poi ci siamo incontrati tante volte giocando a golf con la Fondazione Vialli e Mauro. E poi ci siamo incontrati anche in Spagna" il racconto di Guardiola.

Presenti le autorità cittadine, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci che ha annunciato una nuova iniziativa nel ricordo di Vialli. "Abbiamo intenzione di dedicare a Vialli un'area particolare, sarà nel Water Front di Levante. Ci sarà un ricordo speciale per Vialli" dice Bucci.

Tanti personaggi extra calcio (da Paola Turci a Neri Marcorè, da Valerio Aprea a Paolo Nori, da Lodo Guenzi a Mario Brunello) ma uno dei momenti più toccanti è stato nel finale quando sul palco a sorpresa è salita Sofia Vialli, una delle figlie di Vialli (era presente sia la famiglia londinese di Luca, con la moglie Cathryn in testa, e la famiglia cremonese dell'ex campione blucerchiato) per leggere col sorriso una delle testimonianze di Vialli sulla sua malattia. "Un giorno che sono a Londra in ospedale per fare il classico esame del sangue. Ma non nello stesso reparto. Quel giorno il mio reparto era chiuso. Mi trovo un'infermiera. Mi guarda a lungo, ci pensa sù e poi mi dice: "Ma lo sai che lei assomiglia a Bruce Willis?". Devo ammettere che mi ha fatto immensamente piacere perchè a volte quando uscivo coi miei amici facevo finta di essere il famoso attore di Hollywood. Ma alla fine non ci cascava mai nessuno. Ho sorriso e le ho risposto: "Lo so, non è la prima volta che me lo dicono. Però mi scambiano molto più spesso per un allenatore di calcio, un ex calciatore italiano che si chiama Gianluca Vialli". L'infermeria mi chiede come si scrive il nome, va su google e guarda le mie foto, poi le fa vedere all'altra infermiera, le guardano di nuovo e alla fine mi dicono: "No, assomiglia di più a Bruce Willis". Se lavori sodo per tutta la vita, se fai sacrifici e non molli mai alla fine riesci ad essere Bruce Willis".

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