Sport

5 minuti e 30 secondi di lettura

CHIAVARI - Come da tradizione, anche in quest’ultimo giorno del 2023, è il presidente dell'Entella Antonio Gozzi a fare un bilancio dell’anno appena trascorso e a delineare le prospettive per il futuro. Prima squadra e mercato, settore giovanile e investimenti, sono diversi i temi toccati dal numero uno biancoceleste.

“Nel calcio come nella vita ci sono momenti positivi e altri meno, ma credo che conti sempre lo spirito con cui si affronta il campo – sottolinea il presidente. Il girone di ritorno dello scorso anno è stato un capolavoro di Gennaro Volpe, che è riuscito a tirarsi fuori da un inizio di campionato che probabilmente ci è costato la serie B. In questa stagione siamo partiti male, abbiamo affrontato subito il derby con il Sestri Levante, evento che fino a qualche anno fa poteva sembrare impossibile. Lo abbiamo giocato a Chiavari e perso meritatamente. È stato un momento molto difficile, complicato e abbiamo dovuto far fronte a uno di quei passaggi che io odio nel calcio, perché sono abituato a costruire rapporti di lungo periodo con le persone. L’esonero di Gennaro mi è costato moltissimo dal punto di vista personale e del legame che ho con lui e non dimentico quello che Volpe ha dato all’Entella in campo e fuori, ma il calcio è anche questo. Abbiamo chiamato mister Gallo che mi piace moltissimo, è un uomo esperto che sta cercando di ridare una quadra a questo gruppo e di riportarlo ai risultati che tutti ci aspettiamo. Noi non costruiamo squadre per vivacchiare a centro classifica o addirittura correre il rischio di lottare per la salvezza. Vogliamo stare nelle parti alte della classifica e ritornare dove siamo stati per sei anni grazie al lavoro di questo gruppo dirigente. Se interverremo sul mercato? C’è un gruppo tecnico composto da Orazio dell’Aversana, Augusto Gozzi, che se ne sta occupando molto, Matteo Matteazzi, Matteo Superbi e Daniele Rosso che, insieme al mister, sta lavorando da settimane per arrivare preparato e con le idee chiare sul mercato. Non faremo pazzie ma abbiamo le idee chiare su come migliorare la squadra”.

Il 2023 è stato anche caratterizzato dalla difficile trattativa per il rinnovo della convenzione dello stadio Comunale: “Trovare un accordo con il Comune di Chiavari non è stato facile, c’è stata un’impostazione sbagliata da parte dell’amministrazione comunale. Chiunque sa che gli impianti sportivi alle nostre latitudini non rendono, ma costano. L’Entella, che ha speso più di 4 milioni di euro su questo impianto, ha sostenuto la tesi che, per fare ulteriori interventi, il valore di questi lavori dovesse essere scalato dal costo dell’affitto del campo. Abbiamo trovato un punto di accordo su questo, la casa dell’Entella sarà il Comunale per tanti anni. Accarezzo da tempo l’idea di coprire le gradinate, per lo meno quella dei nostri tifosi e vorrei allungare la copertura dei distinti. Inoltre, siamo in procinto di rifare il manto erboso del comunale e prevediamo altri interventi importanti”.

Un passaggio anche sul settore giovanile, uno dei fiori all’occhiello del club: “La nostra cantera è una delle più importanti della Liguria. La Primavera gioca nella serie B di categoria, tutte le altre squadre vanno molto bene. L’under 16 di mister Scotto sta facendo meraviglie. Il settore giovanile, guidato da Manuel Montali, rappresenta un grande sforzo economico e organizzativo con più di 150 persone che ci lavorano. L’Entella vuole essere una scuola che educa al calcio e alla vita. Il calcio vero insegna a non arrendersi mai, noi proviamo a dare ai nostri ragazzi questo messaggio”.

Tra gli argomenti caldi di quest’anno il possibile utilizzo dello stadio Comunale da parte del Sestri Levante, tema su cui il presidente Gozzi ha voluto fare chiarezza. “Il Sestri Levante ha ottenuto uno straordinario risultato vincendo il campionato con diversi mesi d’anticipo. Erano meno preparati dal punto di vista delle infrastrutture e si sono trovati in una situazione per cui - cercando finanziamenti pubblici per realizzare gli interventi di adeguamento - hanno dovuto attendere i tempi e le modalità della burocrazia pubblica. Quando un intervento è privato ovviamente è molto più rapido, a Chiavari abbiamo seguito questa via. Noi abbiamo detto all’Amministrazione comunale di Sestri Levante che eravamo disposti a mettere a disposizione il campo per qualche giornata, ma che non era possibile, dopo l’esperienza negativa dell’Albisola, che si fermassero a Chiavari in modo permanente. Noi abbiamo due problemi: il quartiere che già si lamenta per la nostra presenza e a cui non possiamo creare un disagio simile ogni settimana; il secondo è quello della rivalità tra le tifoserie, un aspetto di ordine pubblico che non poteva essere sottovalutato. Io auguro al Sestri Levante di finire presto i lavori al Sivori, di salvarsi e di poter disputare un intero campionato nel loro impianto di casa”.

Altro aspetto fondamentale per il club è il suo rapporto con le aziende del territorio. Un asset che, dopo le difficoltà date anche dalla pandemia, è tornato a crescere. “Il brand dell’Entella è un brand importantissimo in tutta Italia. È guardato con interesse e apprezzamento ovunque grazie a quello che siamo riusciti a costruire in questi quasi 20 anni, sia a livello di prima squadra che di settore giovanile. Tanti ragazzi che sono passati di qui sono riusciti ad arrivare in serie A, abbiamo fatto qualcosa di davvero importante. Associare a un brand di successo il proprio marchio è sicuramente una scelta vincente. Devo dire che grazie anche al lavoro del direttore comunicazione e marketing Matteo Gerboni le sponsorizzazioni sono aumentate e soprattutto si è creato un bellissimo clima attorno alla società come ho potuto constatare incontrando le tante aziende che ci sostengono nella festa di Natale”.

Se parliamo di asset strategici non possiamo dimenticare l’Entella nel Cuore, costola benefica del club. “Stare vicini all’ospedale Gaslini è una cosa molto importante per noi. Devo ringraziare Sabina Croce che se ne occupa con intensità e con ottimi risultati anche grazie ai nostri tifosi. Il Gaslini è un’eccellenza che dobbiamo difendere con le unghie e con i denti, se l’Entella può fare qualcosa in questo senso lo facciamo molto volentieri”.

Chiusi i bilanci è tempo di guardare al 2024, un anno particolare per il club biancoceleste che festeggerà i 110 anni dalla fondazione. “Io sono un po’ scaramantico, nell’anno del centenario siamo andati in Serie B per la prima volta con il gol dell’argentino Adrian Ricchiuti. Una nazione a cui siamo grati e che ci ha dato i colori e la maglia. Io penso che esista un dio del calcio. Festeggiare è bello e serve a segnare il tempo che passa, cercheremo di festeggiare i 110 anni con dignità, naturalmente rincorrendo il nostro sogno”.