LA SPEZIA - Allo Spezia non ne gira bene una: dopo una partita giocata ad armi pari con il Parma, fatta eccezione per il forcing degli ospiti nel finale, i bianchi sono caduti all'ultimo giro di lancette a causa di un autogol.
In sala stampa l'allenatore, Luca D'Angelo, parte della fine, cioè dall'autogol di Moutinho: "Il ragazzo è entrato perché Elia aveva i crampi, aveva chiesto il cambio. Non addosserei a lui tutte le responsabilità, in questo sport si sbaglia: è capitato a lui, però ripeto non mi va di addossare colpe. Non mi piace analizzare una partita su singolo episodio e un singolo giocatore".
D'Angelo analizza il momento: "Ci vorrà impeto, i ragazzi stanno mettendo dentro tutto quello che hanno. La classifica non è buona ma abbiamo affrontato alla pari la Sampdoria e fatto meglio del Parma per 70 minuti. I cambi purtroppo sono stati determinanti, per noi in senso negativo con l'autogol, ma ho fiducia in tutti i ragazzi che alleno".
"Noi - continua D'Angelo - cerchiamo di giocarci le partite a viso aperto contro chiunque, come contro la Samp: i risultati sono negativi ma lo spirito è quello giusto. Oggi ho cercato di sfruttare la conformazione dello stadio: sapevo che se la nostra squadra avesse dato impronta offensiva alla sfida il tifo si sarebbe esaltato. Oggi lo Spezia dal punto di vista dell'impegno e della determinazione non meritava di perdere. Gli episodi non sono stati favorevoli, il Parma ha fatto il primo tiro in porta al 75'. Poi certo, perdere con la prima in classifica a dieci secondi dalla fine fa male ma lunedì dovremo rimetterci in moto e pensare alle prossima partita".
Ancora D'Angelo sulla prestazione: "La squadra ha giocato bene, Bandinelli è un valore aggiunto grazie alla sua personalità. Oggi è davvero difficile dire qualcosa alla squadra. Non solo Bandinelli, anche Elia ed Esposito hanno fatto una grande partita. Abbiamo avuto la possibilità di vincere, abbiamo giocatori importanti che si trovano in una situazione difficile sia di classifica che psicologica. Oggi nello spogliatoio il morale non era dei migliori, sfortunatamente ho già vissuto queste situazioni e so che la medicina è prendere il buono e cercare di trasferirlo in allenamento".
Una battuta su Zoet, entrato all'ultimo per l'infortunio nel pre partita a Dragowski: "Quando è stato chiamato in causa ha fatto sempre benissimo, è un ragazzo serio e dalla carriera importante, non ha avuto alcun timore".
La squadra però si è fatta schiacciare nel finale: "Siamo calati fisicamente nell'ultimo quarto d'ora ma non dipende solo da qualità dei ragazzi, c'è anche l'alto valore degli avversari. La spinta del Parma è aumentata fino alla disavventura finale".
"Il tifoso - dice ancora D'Angelo - giustamente bada al risultato. Non tanto al gioco, quanto all’impegno profuso. Impossibile rimproverare a livello di voglia ai ragazzi. Ovviamente ora dovranno arrivare i risultati. Non c’è bisogno di appellarmi, la dirigenza sa che la squadra va integrata e sono certo che lo farà. Abbiamo tanti giovani, con buone qualità, ma abbiamo bisogno di giocatori già pronti per affrontare le partite che mancano".
La chiosa è sul Picco: "Stadio che ho conosciuto sempre da avversario, ha pubblico caldo che oggi ha spinto i ragazzi sin dall’inizio. Il dispiacere è tanto perché anche con un pari avremmo dato piccola gioia. Oggi ho visto grande attaccamento, l'augurio è quello di vedere i risultati arrivare".
IL COMMENTO
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