Sport

1 minuto e 52 secondi di lettura

GENOVA - Roberto D’Aversa non è più ufficialmente l’allenatore della Sampdoria, che lo ha esonerato con un laconico comunicato emesso dalla società intorno alle 10. L’allenatore paga le ultime tre sconfitte consecutive con Cagliari, Napoli e Torino e numeri raccapriccianti, che hanno fatto ripiombare la squadra nel baratro della zona calda. Non tutte le responsabilità dell’attuale situazione della Samp sono di D’Aversa, che ha dovuto fare i conti con numerosi problemi: dall’arresto di Ferrero agli infortuni a catena soprattutto in difesa, dall’assenza reiterata di Damsgaard sino allo stato di forma precario di Caputo e Quagliarella, con il capitano peraltro non c’è mai stato feeling.

Giunto come ultima scelta l’estate scorsa, D’Aversa ha la responsabilità di non avere dato una precisa identità tattica alla Sampdoria, che ha vissuto sulle individualità: prima Candreva e poi Gabbiadini hanno tenuto in piedi la baracca e la classifica. Peraltro, lo stesso Ferrero stava per cambiare allenatore già il 6 dicembre, quando doveva incontrarsi con l’agente di Dejan Stankovic ma venne arrestato e tradotto nel carcere di San Vittore. L’operazione sfumò, anche se non era scontato che Stankovic potesse liberarsi dalla Stella Rossa. Dunque, la fiducia in D’Aversa non c’è mai stata, anche se all’inizio del campionato parecchi tifosi erano entusiasti del suo gioco, contrapposto a quello ritenuto troppo antiquato di mister 52 punti, Claudio Ranieri, che l’onesto tecnico di Stoccarda, travolto a luglio da proclami altisonanti, voleva addirittura raggiungere o superare.

È finita invece con un esonero. Adesso toccherà a Marco Giampaolo, sponsorizzato dal presidente Lanna, dal consigliere delegato al mercato Antonio Romei e dal ripescato direttore sportivo Carlo Osti, che lo ebbe al Treviso e lo portò alla Sampdoria dal 2016 al 2019, gestire la seconda parte della stagione. Dopo una non facile trattativa con il Torino e con l’allenatore, l’accordo è stato raggiunto (sei mesi di contratto con opzione per due anni in caso di salvezza), anche se a Torino in Coppa Italia con la Juventus ci sarà il tecnico della Primavera, Felice Tufano. Giampaolo sarà a Genova mercoledì ed esordirà in panchina domenica con lo Spezia, che poche settimane fa lo aveva cercato per sostituire Thiago Motta, ora il più saldo in sella nel valzer delle panchine liguri.