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Offerta rossoblù rifiutata dallo Standard Liegi per Raskin
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GENOVA - Sempre più in bilico la posizione del tecnico rossoblù Andrj Shevchenko, che dopo la prestazione disastrosa offerta contro lo Spezia potrebbe pagare per tutti, lasciando il club dopo poco più di due mesi dal suo arrivo. L'allenatore ucraino rimarrà alla guida del Grifone almeno fino alla sfida di giovedì in Coppa Italia contro il Milan, in cui avrà l'occasione di ritornare nella San Siro rossonera, anche se probabilmente non sarà presente in panchina vista la positività al Covid. 

Per un eventuale cambio della guardia, la società sta valutando i possibili ritorni di Davide Ballardini, salvatore della patria già in due occasioni, e Rolando Maran, che iniziò la carriera al Genoa nella stagione 20/21. Difficile concretizzare l'ipotesi Maran, che non allena da più di un anno. Dall'estero ci sono poi le ipotesi dell'allenatore ungherese Pal Dardai, ex condottiero dell'Herta Berlino, o in alternativa di Bruno Labbadia, che aveva preceduto proprio Dardai sulla panchina dei berlinesi. Per il momento si tratta solamente di voci.

Nel caso rimanesse, a Shevhcenko serviranno ulteriori rinforzi: frenano ancora le trattative per Miranchuk e Piccoli, più lontano Orsolini su cui sta insistendo il Siviglia. Lo Standard Liegi ha rifiutato un'offerta di 6.5 milioni per il centrocampista Raskin, dalla Bundesliga spuntano le ipotesi di Duda del Colonia, Gacinovic dell'Hoffenheim e Boetius del Mainz

Si pensa anche sfoltire la rosa dagli esuberi: Sabelli e Bianchi dovrebbero fare ritorno al Brescia, Toure e Biraschi hanno pretendenti in Turchia, in particolare dal Karamgumruk mentre per Radovanovic ci sta provando la Salernitana. Su Fares c'è sempre il pressing del Torino di Juric che vorrebbe un esterno da alternare ad Aina per il proprio modulo.