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GENOVA - Il gol all'ultimo respiro dell'empolese Piccoli ha portato l'ultima amarezza in ordine temporale di una stagione disastrosa in casa Sampdoria. il futuro è ancora tutto da scrivere. Il campo ha detto serie B ma è la questione societaria a restare al centro dell'interesse. Il prossimo 26 e 29 maggio è atteso il Cda.

Intanto sono gli ex a parlare della situazione in casa blucerchiata. In campo segnava a raffica, 116 presenze e 66 reti con la Samp, da allenatore si è seduto sulla panchina blucerchiata nella stagione 2015/2016 subentrando alla 13esima giornata a Walter Zenga. Vincenzo Montella a Tmw racconta come sta vivendo la situazione che sta affrontando la Samp: "Sento una vicinanza molto forte con la Samp. Un pubblico straordinario, una società dai valori straordinari. Ci ho giocato per tre anni nella prima fase poi sono tornato da calciatore quasi a fine carriera, anche se ho giocato poco perché mi sono infortunato. Ci sono tornato anche da allenatore anche se devo dire che ho fatto una scelta probabilmente non delle migliori professionalmente. Ma a livello personale la Samp ha un posto speciale nel mio cuore, un po’ come la Roma. Mi dispiace profondamente ma il calcio va così, a volte bisogna toccare il fondo per tornare a vecchi splendori ed è quello che auguro alla Samp".

Ciro Ferrara è rimasto sulla panchina blucerchiata da agosto a dicembre del 2012, pochi mesi ma che gli hanno lasciato un ricordo profondo. Ai microfoni di Dazn ha commentato: "L’unica cosa certa è la Gradinata Sud, per tutto il resto c’è un punto interrogativo. Poiché io ho vissuto, seppur per pochi mesi quell’ambiente, so come i tifosi sono vicini alla squadra soprattutto nei momenti di difficoltà. È stato così anche con me. Auguro il meglio ovviamente per la Sampdoria".