Una sfida nella sfida da anni è quella che va avanti fra genoani e doriani per colorare la città dei colori della propria squadra, come a marcarla, dalla ripida scalinata Montaldo che si vede anche dallo stadio, alle vecchie biglietterie di via del Piano, passando, per rimanere ai fatti più recenti, alla colorazione di alcune colonne di marmo di via Fillak a Sampierdarena o anche il molo del porticciolo di Nervi e la torretta sulla passeggiata a mare nerviese. Murales e a volte sfregi.
L'ultima gara cromatica si consuma allo stadio: i genoani hanno dipinto l'ingresso della Nord di murales rossoblu, i visi dei vecchi campioni, capitan Signorini, ma anche il tifoso d'eccezione Fabrizio D'Andrè, il compianto don Gallo, a cui i doriani hanno risposto con fasciando la Sud dei colori a loro dire più belli del mondo.
Si racconta, la fonte è un ultras, che i doriani avessero avuto per primi l'idea di dipingere l'ingresso della gradinata Sud con i volti di Mancini e Vialli per celebrare lo scudetto del '91, ma mentre pensavano a quale artista affidare il lavoro la notizia è arrivata ai genoani che hanno pensato bene di giocare d'anticipo.
Vera o no questa favola metropolitana, c'è di certo che le due gradinate, prima pasticciate da scritte e offese, arrivano a questo derby "povero" più belle che in passato, colorate con i colori che più fanno battere il cuore ai tifosi blucerchiati e genoani.
IL COMMENTO
Che tristezza la politica che non vuole la sanità
Che angoscia il frinire dei grilli in autunno