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In questa edizione del Tg Genoa, l’analisi del match vinto dai rossoblu col Frosinone che consolida il lavoro di Gilardino. Vedremo i numeri che il tecnico ha portato in meno di due settimane. E poi il video commento su Gila di Graziano Cesari.

"Ho incontrato Barnaba, il suo piano è serio, ci lavoreremo nell'interesse della Sampdoria. Ci siamo conosciuti, ci ha esposto meglio il suo progetto e le sue idee, noi come CdA siamo lieti di cercare soluzioni per il bene della Sampdoria, come abbiamo sempre fatto e come sempre faremo da quando ci siamo insediati. Abbiamo avuto modo di presentarci. Il suo progetto? Grande serietà e possibilità di creare delle sinergie". Così, in una dichiarazione a Primocanale, il consigliere di amministrazione Gianni Panconi, in margine all'assemblea degli azionisti, andata deserta (leggi qui).

C'è fiducia di giungere a una soluzione positiva per le sorti della società, grazie all'intervento del finanziere romano che si è presentato a Milano nella sede di Banca Lazard, per intervenire (quale azionista, avendo acquistato titoli societari da alcuni piccoli azionisti) all'assemblea.

"Abbiamo ricevuto comunicazioni relative alla mancata presentazione degli azionisti e alla riconvocazione dell'assemblea" premette Panconi. "L'azionista ci ha espresso il fatto che esistono ipotesi riservate di lavoro, noi ci daremo da fare come sempre fatto per consentire alla Sampdoria di proseguire il suo percorso".

"Noi operiamo nel rispetto delle indicazioni proprietarie e del codice civile, gli aspetti sul capitale - sottolinea - vanno definiti con la proprietà".

Ricapitalizzazione? "Vediamo cosa succederà in assemblea, mi rendo conto che ci sia grande attenzione a una vicenda frustrante per tutti, ma serve grande riservatezza, grande contegno, calma per il bene della Sampdoria. Ci sono ipotesi di lavoro sulla ricapitalizzazione, noi siamo aperti a ogni soluzione nella doverosa riservatezza".

Altre proposte? "Sulle vicende di altre proposte, riguardano il socio e non noi. Serve una soluzione seria concreta e veloce, meno parlata e più scritta. Per quel che ci riguarda, noi del CdA daremo tutto per rispettare il mandato che ci è stato affidato, ovvero salvare la Sampdoria e darle un futuro roseo".

C'erano anche molti protagonisti della storia della Sampdoria, compagni di squadra negli anni Novanta o giocatori nel decennio scorso, ai funerali di Sinisa Mihajlovic, scomparso a 53 anni dopo una lunga lotta con la leucemia. A portare il feretro fuori dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, in piazza Esedra, alla fine delle esequie celebrate dal cardinal Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente Cei, sono stati Roberto Mancini, Dejan Stankovic, Attilio Lombardo, Lorenzo De Silvestri, Roberto Soriano e Daniele De Rossi.

Presente al gran completo il Bologna calcio, la sua ultima squadra da allenatore, guidato dal nuovo tecnico Thiago Motta e da tutta la dirigenza. C'erano il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il ministro per lo Sport e per i giovani Andrea Abodi, il presidente del Coni Giovanni Malagó e il numero uno della Figc Gabriele Gravina.

"Togliamo le pietre dal nostro cuore per vivere in pace con noi e gli altri" ha detto nell'omelia il cardinal Zuppi, parlando della malattia che ha colpito Sinisa e di fronte alla quale "non è mai a scappato. L'ha affrontata con coraggio, dandone anche ad altri. Lo ha fatto mostrando la fragilità dolce di un guerriero, che è tale perché sa rialzarsi o ci prova. La fragilità è una porta, non un muro". Un pensiero anche alla famiglia di Mihajlovic: "Ci stringiamo intorno a loro e a chi è legato a lui. Sinisa voleva diventare vecchio con tanti nipoti, è stato uno capace di dare un'occasione a chi non l'aveva mai avuta e vorrei che oggi sentiate l'affetto della madre Chiesa. Proprio perché è una madre non si arrenderà mai al dolore dei suoi figli. È un saluto doloroso che ci lascia increduli".
   

La Sampdoria, in assenza di novità societarie, ha bisogno di ridurre il monte ingaggi. All'orizzonte ci sono quindi le partenze di Caputo per l'Empoli, prestito e obbligo di riscatto in cambio dei prestiti di Lammers e Marin, e di Bereszynski per il Napoli, stessa formula con Alessandro Zanoli in arrivo in blucerchiato. Sempre per quanto riguarda il Napoli, probabile che Nikita Contini chiuda già a gennaio la sua esperienza in prestito al Doria, dove verrà ricordato per il gol nella serie finale dei rigori nella gara di Coppa Italia con l'Ascoli, vinta per la sua parata sul tiro dal dischetto del "collega" Guarna.

Anche per l'ingaggio di Aleksandar Dragovic, nazionale austriaco di origini serbe e difensore della Stella Rossa, si dovrà attendere la cessione di Omar Colley (nella foto), che dovrebbe fare posto al pupillo di Stankovic.

Intanto si disputerà domani l'amichevole con la Dinamo Dresda, terza del quartetto di test programmati nel corso del ritiro turco, rinviata per consentire al tecnico Dejan Stankovic di partecipare ai funerali del suo grande amico Sinisa Mihajlovic.

LA SPEZIA - Nuovi problemi per lo Spezia, alle prese con l'allarme Jeroen Zoet, portiere olandese delle Aquile, divenuto nuovo numero 1 della porta spezzina dopo il brutto infortunio subito dal titolare dello Spezia Bartlomiej Dragowski, nell'ultima partita di campionato prima della sosta Mondiali, sul Bentegodi di Verona.

In panchina già nell'ultima amichevole con lo Sparta Rotterdam, l'estremo difensore aquilotto è costretto al lavoro personalizzato per una lieve contrattura, in attesa di un responso definitivo sulle sue condizioni nei prossimi giorni.

Tuttavia non sembra nulla di grave e l'Olandese dovrebbe prendere parte senza problemi alla sfida del 4 gennaio contro l'Atalanta al Picco, si resta pero in attesa di nuovi aggiornamenti dato che la società, dopo l'infortunio di Dragowski, ha consegnato le chiavi della porta bianca a Zoet, non sentendo la necessità di andare sul mercato per acquistare un nuovo portiere.