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La voce degli sciatori liguri su primocanale.it. Un qualcosa che riporto con piacere essendo, anch’io, parte di quel mondo. Dunque, fiero e grato per avere l’occasione di confrontarmi con alcuni miei “colleghi”. L'ultima volta è successo qualche giorno fa quando ho avuto la fortuna di condividere alcune gare di supergigante con Matteo Franzoso: genovese, classe 1999 specialista della velocità. Un'amicizia che prosegue da oltre un biennio come testimoniato dall'archivio di primocanale.it:  (dal 2021, https://www.primocanale.it/archivio-news/229665-matteo-franzoso-supergigante-vittoria-della-tappa-del-circuito-gran-prix-a-santa-caterina.html. Una sciata insieme e la successiva salita in seggiovia sono state la metodologia migliore per un'intervista in pista.  

A dicembre la stupenda vittoria in coppa Europa. Come sono stati i due mesi successivi?
"Quest’anno, a novembre e dicembre, sono stato due mesi in America per la Coppa del Mondo. Purtroppo, non è iniziata nel migliore dei modi. Sono caduto subito alla prima gara ed è stata un po’ una scossa. Da lì in poi ho un po' faticato a riprendermi. Facevo magari dei tratti di gara molto bene e, poi, mi perdevo in un niente. E' servita pazienza per adattarmi ai ritmi del “Circo Bianco”, girando tra pulmini e aeroporti. Sono molto contento, però, d'aver iniziato in questo nuovo mondo. Non è facile, ma sono soddisfatto. Bisogna continuare ad andare avanti e mettere insieme tutti i tratti di una gara per potermi anche confrontare con i più bravi".

Hai fatto ormai 10 gare in Coppa del Mondo. Quale è stata la gara più difficile e quella più faticosa?
"Gara più difficile Bormio. È ormai il secondo anno, ma quest’anno era veramente tosta soprattutto in Super-G. Sciavamo sul ghiaccio vivo e nel muro finale si faceva fatica a stare in piedi da quanto fosse ghiacciata. Poi quel pendio ha tutte le difficoltà dello sci alpino: pendenze, salti, curve strette, diagonali ed è lunga quasi 2 minuti. Insomma, decisamente tosta. Anche se la discesa libera di Wengen è la cosa più faticosa che abbia mai fatto. In Coppa Europa la gara è molto più corta. Quando sono arrivato alla fine della Coppa Europa mi sono detto “Belin, manca ancora un minuto”. E quando sono arrivato all’arrivo, mi sono lanciato per terra perché non mi tenevano più le gambe".

Che programmi hai per il fine stagione?
"Ho ancora qualche gara di Coppa Europa, in Norvegia, e poi ho i Campionati Italiani Assoluti a La Thuile. Dunque, un fine stagione ancora molto lungo e importante. Dovrò mettere insieme una gara fatta bene per cercare di togliermi ancora qualche soddisfazione".

Obiettivi per la prossima?
"Trovare più continuità. Devo cercare di migliorarmi sempre e trovare una mia dimensione in Coppa del Mondo. Sarà anche importante cercare di stare regolarmente nei primi 30 in modo da migliorare il mio pettorale di partenza".

Purtroppo, la seggiovia di San Pellegrino è molto veloce. Pertanto, la nostra chiacchierata non è durata molto. Anche se, dal 7 all’11 marzo a Bardonecchia, ci rivedremo per l’ultima tappa del Campionato Italiano Grand Prix. Con l’auspicio di prendere un’altra seggiovia insieme, il migliore "in bocca al lupo" a nome di tutta la redazione di Primocanale.

GENOVA - Il Sud Tirol batte pure il Perugia e affianca il Genoa, ma è il Bari che mette pressione a Martinez e compagni. I biancorossi vanno a vincere ad Ascoli con un rigore e un’espulsione a favore (accettabili) mentre ai marchigiani al 93’ viene negato un rigore evidente dall’arbitro Abisso e da un Var (La Penna di Roma coadiuvato dal genovese Matteo Marcenaro) accecato nel non fare giustizia per il plateale fallo su Dionisi.

Un regalo ai pugliesi e un danno al Grifone oltre che all’Ascoli. Il Bari è forte e fa sul serio, ma pare spinto anche da episodi quantomeno fortunati. Ma cadere nel vittimismo sarebbe sbagliato. Il Genoa deve pensare al proprio cammino senza cadere in piagnistei e polemiche comunque legittime considerato che il Genoa ha sempre accettato tutto senza alzare la mano per protestare o accusando qualcuno e senza fiatare di fronte alla penalizzazione assumendosi le proprie responsabilità.

I rossoblu di Gilardino devono rispondere con forza e con rabbia stasera al Ferraris contro il Cosenza. Gilardino ha recuperato Bani, Strootman ed Hefti. Il tecnico ha molte scelte in avanti potrebbe giocare con Puscas e Gudmundsson ma anche con Yalcin a supporto. Scontata la difesa a tre. Serve solo vincere per riconquistare il secondo posto e mandare risposte chiare alla concorrenza comunque agguerrita in tutti i sensi.

GENOVA - Anche l'Ocean Live Park di Cape Town chiude con un ottimo bilancio di partecipazione. Sono stati 265.429 i visitatori che hanno affollato le diverse aree allestite sul Waterfront Victoria & Alfred di Città del Capo. Tra queste il Pavilion di Genova che ha ospitato diversi incontri ed eventi.

Genova e la Liguria hanno promosso il territorio e le sue eccellenze grazie a una serie di presentazioni organizzate con la collaborazione e partecipazione delle istituzioni locali. A uno degli incontri ha partecipato l’ambasciatrice del Sudafrica in Italia, Nosipho Nausca-Jean Jezile. Presente al lancio del “Turismo delle Radici” anche Francesco De Vita, presidente del Comites di Cape Town. Il Comitato degli Italiani all’estero conta in Sud Africa 85.000 italiani di cui oltre 10.000 nella sola Città del Capo. Anche a Cape Town, Genova e la Liguria hanno gettato le basi per importanti collaborazioni con enti e aziende, anche grazie all’impegno del Console italiano Emanuele Pollio che ha partecipato ad alcuni incontri di networking. Importante anche l'incontro con i rappresentanti di Itajai, prossima tappa di The Ocean Race in Brasile, con cui sono state pianificate future collaborazioni.

Il Pavilion di Genova è stato anche il set per numerose interviste agli skipper e ai velisti, protagonisti di questa The Ocean Race che compie 50 anni e, in questo momento, vive il momento forse più iconico con la traversata negli oceani del sud nella tappa più lunga della storia: 12.750 miglia da Cape Town a Itajai, in Brasile. Ospiti anche due campioni della nazionale sudafricana di rugby protagonisti lo scorso mese di novembre nel test match contro l'Italia proprio a Genova.

Imprenditori e ricercatori italiani che si sono trasferiti in Sud Africa hanno visitato il Pavilion e incontrato i rappresentanti del Comune di Genova, dell’Agenzia In Liguria e dell’Università di Genova. Tra questi c’è Alberto Del Cinque, genovese trapiantato a Cape Town da oltre 30 anni. Ha fondato una società che lavora nel campo dei minerali ed è un grande appassionato di vela. Ex socio dello Yacht Club Italiano ha iniziato un nuovo percorso nel Royal Cape Yacht Club di Cape Town collaborando al programma che da oltre 10 anni coinvolge ragazzi delle township di Città del Capo e li trasforma in velisti appassionati e competitivi.

Un tour speciale dietro le quinte del villaggio di The Ocean Race è stato riservato a quaranta ragazzi della Sailing Academy del Royal Cape Yacht Club. Dopo l’incontro con i team che preparavano la tappa storica verso il Brasile, la visita alle barche in gara, “l’immersione” nel padiglione di sostenibilità e la firma della petizione per gli oceani, il gruppo è stato accolto al padiglione di Genova The Grand Finale. 

Grande entusiasmo, competenza e reale interesse da parte dei ragazzi sudafricani che, guidati dal loro istruttore skipper Sibu Sizatu, quest’anno si sono classificati terzi nella tradizionale regata atlantica “Cape2RioRace” a bordo della Alexforbes ArchAngel, un Lavranos di 36 piedi.

“E’ stato molto bello portare i ragazzi al Pavilion di Genova”, commenta Alberto Del Cinque. “Per alcuni di loro l’Italia sarà quest’anno una scoperta magnifica. Grazie al gemellaggio tra lo Yacht Club locale e la Fondazione Tender to Nave Italia, potranno salire a bordo del brigantino Nave Italia tra giugno e luglio nell’ambito del progetto Academy to Italy”.

L’intento è quello di avvicinare al mondo della vela studenti sudafricani di età compresa tra i 15 e i 23 anni, provenienti da comunità povere ed emarginate a causa delle conseguenze storiche dell'apartheid del paese. La campagna di solidarietà di Nave Italia 2023 salperà il 4 aprile dal porto della Spezia per toccare, lungo tutto il periodo primaverile ed estivo, i porti italiani di Genova, Savona, Livorno, Civitavecchia, Olbia e Cagliari. A bordo, in compagnia dell’equipaggio e dello staff della Fondazione, saliranno 23 associazioni che hanno fatto domanda di partecipazione e che sono state selezionate dal comitato scientifico della Fondazione Tender to Nave Italia.

 

LA SPEZIA - Ecco le parole del difensore greco Dimitrios Nikolaou nel post Spezia - Hellas Verona (LEGGI QUI), terminata sul punteggio di 0-0.

Sulla partita:

"Quest'oggi non abbiamo iniziato molto bene, ci sono aspetti che dobbiamo rivedere per correggerli e migliorare. Nella ripresa abbiamo interpretato una gara molto diversa, abbiamo giocato bene e creato tante occasioni, però non siamo riusciti a sbloccare la gara".

Se si tratta di un punto guadagnato o due punti persi:

"Quando non riesci a vincere è molto importante non perdere e questa era una gara insidiosa che poteva riservarci cattive sorprese, quindi guardiamo gli aspetti positivi, abbiamo aggiunto un punto alla nostra classifica, senza subire gol e teniamo quanto di buono fatto quest'oggi".

Sulla prestazione:

"Noi scendiamo in campo sempre per strappare i tre punti, oggi ci abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti, quindi come detto in queste occasioni bisogna raccogliere un punto e guardare avanti. Peccato per le occasioni create, come il palo di Nzola o il tiro di Amian, ma questo è il calcio"

Sulla prossima sfida contro l'Inter:

"Nel prossimo turno affronteremo una grande squadra come l'Inter, dovremo essere bravi a fare valere le nostre qualità per dare filo da torcere ai nostri avversari. Ci proveremo e siamo convinti di poterci riuscire".

Sull'obiettivo salvezza:

"Dobbiamo continuare a lottare, partita dopo partita, per poter raggiungere il nostro obiettivo che è la salvezza. Soltando lavorando e dando tutto potremo toglierci molte soddisfazioni".

Mehdi Léris commenta ai canali ufficiali (video gentilmente concesso da UC Sampdoria) il pari con la Salernitana: "Cerchiamo di dare tutto in ogni partita, purtroppo non siamo riusciti a fare gol. Nemmeno oggi abbiamo portato a casa qualcosa di più di un pareggio. Io cerco sempre di dare il massimo e far capire ai compagni che ci sono. Non mollerò fino all’ultimo, a livello personale e collettivo so che nessuno lo farà".

"I tifosi sono spettacolari, ci aiutano in casa e in trasferta. Li ringraziamo - conclude - e chiediamo a loro di restare al nostro fianco perché non molleremo di un centimetro".