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LA SPEZIA - Così il tecnico dello Spezia Massimiliano Alvini alla vigilia del match "interno" contro il Como, che si giocherà nella giornata di domani, domenica 3 settembre alle ore 18.30 sul terreno del "Manuzzi" di Cesena

Sul match di Catanzaro, cosa non ha funzionato:

"L'abbiamo rivista e ho confermato il mio pensiero espresso in conferenza, abbiamo fatto una buona partita, avendo occasioni anche per andare in vantaggio, dopo aver preso il gol siamo spariti e questo non deve succedere. E' solo colpa nostra, da li dobbiamo ripartire perchè non accada più".

Ora serve vincere:

"Abbiamo bisogno di fare punti, lavorando con umiltà e spirito di sacrificio perchè abbiamo fatto due buone partite, fino al minuto 55 a Catanzaro, ma abbiamo raccolto poco e dobbiamo capire che l'adattamento alla categoria deve essere ancora più rapido, quindi lavorare e lavorare perchè questa è l'unica soluzione che abbiamo".

Sfida al Como, che partita ci si aspetta:

"Partita di Serie B contro una squadra forte, con obiettivo chiaro e giocatori importanti come tutte le sfide di Serie B dalla prima all'ultima. Per questo dovremmo mettere dentro grandissima intensità, umiltà, agonismo e spirito di sacrificio, solo questo".

Su Elia, ultimo acquisto delle Aquile:

"Vediamo se sarà a disposizione, pensiamo di inserirlo nei convocati anche se ha fatto una sola seduta con noi, per cui non credo sarà della partita. Settimana della sosta per metterlo a regime".

Sulla formazione, se c'è da aspettarsi qualche modifica:

"Qualche uomo potrà essere cambiato, soprattutto per il punto di vista fisico dopo una lunga trasferta".

GENOVA - Il grande tennis è tornato in città: è iniziato a Valletta Cambiaso l'AON Challenger memorial "Giorgio Messina", manifestazione giunta alla sua 19esima edizione. In questa intervista ne parliamo con Stefano Messina, presidente dell'omonimo gruppo armatoriale e di Assarmatori, membro del comitato organizzatore dell'evento. 

Nel corso della chiacchierata con il direttore Matteo Cantile, Messina ha anche espresso il suo punto di vista sulle potenzialità di Genoa e Sampdoria alle prese con l'inizio dei rispettivi campionati di calcio. 

LA SPEZIA - Mattinata intesa alla Spezia per lo Spezia e tutti i tifosi spezzini, caratterizzata da una doppia contestazione organizzata dal gruppo Ultras Curva Ferrovia: la prima rivolta al gruppo squadra dopo la pessima prestazione di Catanzaro, la seconda invece nei confronti della proprietà dopo le ultime, nonché discutibili, manovre di mercato.

Ecco il racconto della giornata.

Il gruppo ultras aquilotto, dopo l'addio di Simone Bastoni, passato all'Empoli proprio nelle ultime ore di calciomercato nonché vera e propria goccia in grado di far traboccare il vaso, ha deciso di prendere posizione e di farsi sentire questa mattina, ritrovandosi intorno alle ore 10 davanti ai cancelli dello stadio "Comunale" di Follo - centro di allenamento del club - per dare vita ad una contestazione verso il gruppo squadra - accusato di mancanza di atteggiamento dopo la pessima figura di Catanzaro - che ha visto direttamente coinvolti i giocatori, il tecnico Massimiliano Alvini e i direttori Eduardo Macìa e Stefano Melissano.

Confronto dai toni molto accesi ma tutt'altro che ostile, con la contestazione che si è poi trasformata in una sorta di incitamento nei confronti dei calciatori e del mister, i quali, nel nome del capitano Dimitrios Nikolaou, hanno garantito massimo impegno da qui alla fine del campionato ma, soprattuto, la necessità di unire gli intenti con i tifosi per riportare tutti assieme lo Spezia dove merita di stare. Tra i giocatori intervenuti anche Salvatore Esposito, il quale ha sottolineato la sua volontà di restare in maglia bianca per dimostrare il suo valore e per riconoscenza nei confronti del club che, su di lui, ha fatto un grande investimento nel gennaio scorso. Pizzicato invece Daniele Verde, sempre sul piede di partenza verso il mercato estero, sicuramente tra i più contestati nella mattinata.

Terminato il proficuo confronto con la squadra, servito a ritrovare compattezza e unione di intenti, il gruppo di tifosi organizzato si è sposato allo stadio Picco intorno a mezzogiorno, dove stava per andare in scena la conferenza di aggiornamento sull'andamento dei lavori allo stadio Picco. Arrivati sul luogo, i numerosi supporters hanno avuto un confronto dai toni molto intensi con il Presidente Philip Platek, il neo Direttore Generale Andrea Gazzoli e il CEO Niccolò Peri

Alla richiesta degli ultras di spiegazioni sul caso Bastoni, il Presidente Platek ha risposto di essersi definito sorpreso: "Il giocatore ci ha chiesto di essere ceduto e quando l'ho saputo sono rimasto sorpreso, perchè pensavo una bandiera come lui avesse come priorità quella di riportare la squadra della sua città in Serie A. - 

Ha successivamente sottolineato l'importanza della sostenibilità in un club che vuole evitare il default - Abbiamo preso zero euro dallo Spezia Calcio, soltanto investito e, tutto ciò che viene incassato, viene poi reinvestito. L'obiettivo rimane il medesimo, vogliamo tornare in Serie A ma farlo con sostenibilità senza coprirci di debiti. -

Conclude poi sui tifosi - Ho massimo rispetto verso di voi e proprio per questo sono qui a parlarvi, non pensate che io sia contento di essere retrocesso in Serie B".

Terminato l'incontro con il Presidente, il cospicuo numero di supporters presenti all'esterno del Picco si è poi piano piano diradato intonando il coro "Lo Spezia siamo noi", consentendo l'avvio della conferenza di aggiornamento sui lavori dello stadio.