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Anche per il 2023 la stagione rallystica nazionale prenderà il via dalla Liguria ed ad aprirla sarà, come ormai di consueto, la Ronde della Val Merula, in programma ad Andora il 4 e 5 febbraio prossimi. La gara savonese, giunta alla nona edizione con la collaudata organizzazione della Asd Sport Infinity, ha aperto le iscrizioni che potranno essere effettuate sino al 25 gennaio seguendo la procedura online sul sito della Federazione.

La 9a Ronde della Val Merula si riproporrà nella sua usuale veste e ricalcherà l'apprezzato format delle edizioni precedenti: partenza ed arrivo ad Andora, percorso di 205,23 km, 44 dei quali relativi alla nuova prova speciale “Madonna della Guardia”, da Caso a Villalunga, che verrà percorsa quattro volte. La gara assegnerà il 1° "Memorial Davide Elena", in ricordo di un giovane componente del gruppo di lavoro scomparso di recente, mentre la cittadina di Andora sarà ancora il fulcro della manifestazione e tutto il rally costituirà una nuova opportunità di integrazione e valorizzazione con l’intero territorio interessato dalla gara.

“Dopo averci pensato a lungo – sottolinea Domenico Salati, Presidente della Asd Sport Infinity - abbiamo deciso di cambiare la prova speciale riproponendo il tratto già percorso nella seconda edizione della gara, una ps che aveva riscosso consensi unanimi da parte dei concorrenti. Come sempre, siamo pronti ad accogliere i partecipanti e a contraccambiare il loro gradimento al nostro rally con la miglior organizzazione possibile, che dia loro modo sia di ritrovare il feeling al volante, dopo la breve pausa invernale, che di collaudare le vetture in vista della nuova stagione agonistica".

Lo scorso anno, successo finale della Volkswagen Polo R5 dei francesi Mathieu Franceschi e Florian Haut-Labourdette sulle Skoda Fabia di Simone Miele - Nicolò Gonella e Andrea Gonella - Fabio Grimaldi.

Primocanale seguirà l'evento con servizi.

LA SPEZIA - Mister Gotti è pronto ad abbracciare il suo nuovo rinforzo a centrocampo, stiamo parlando di Salvatore Esposito, centrocampista ormai ex SPAL, pronto ad approdare nel Golfo dei Poeti.

Il ragazzo arriverà in Liguria in mattinata dove, presso il centro CMD di Santo Stefano Magra, sosterrà le visite mediche e a seguire, nel pomeriggio, porrà la sua firma sul contratto che lo legherà alle Aquile fino al 2027.

Decisiva la voglia di approdare in Serie A da parte del centrocampista di Castellammare di Stabia, che, con ogni probabilità sarà una tassello in più per la mediana di Mister Gotti già a partire dalla prossima sfida contro il Lecce al Picco.

 

LA SPEZIA - Ha parlato l'attaccante aquilotto Emmanuel Gyasi al termine della partita contro l'Atalanta, terminata sul risultato di 2-2, che ha visto proprio l'italo-senegalese siglare la sua prima marcatura in questo campionato di Serie A al Picco davanti ai suoi tifosi.

Sul gol segnato:

"Oggi mi sono sbloccato e sono felicissimo di questo, non vedevo l'ora che accadesse, perché per un attaccante il gol è senza dubbio importantissimo".

Sul risultato finale della gara dal sapore piuttosto amaro:

"Mi dispiace che la squadra non sia riuscita a strappare i tre punti, però guardando il bicchiere mezzo pieno abbiamo comunque mosso la classifica contro un avversario molto forte. Anche dopo il secondo gol abbiamo avuto le occasioni per chiuderla e se non le concretizzi ci sta che squadre come queste ti tornano sotto.".

Sul compagno di squadra Nzola:

"Nzola è stato veramente bravo a servirmi sul gol, ci siamo mossi molto bene in quell'azione e quando ho esultato ho visto nei suoi occhi la gioia di avermi servito un gran bell'assist".

Sulla prossima sfida con il Lecce, fondamentale per la salvezza:

"Guardiamo avanti, cercando di migliorarci partita in partita, cominciando già da stasera a pensare il Lecce, perché domenica ci aspetta una vera e propria finale".

GENOVA - Dopo un mese di silenzio dal suo esonero dalla panchina del Genoa, l’ex tecnico rossoblu Alexander Blessin parla, ad un sito tedesco, della sua esperienza al Genoa.

"Se mi guardo indietro l’esperienza per la mia crescita è stata positiva, malgrado l’esonero finale. Quando sono arrivato - spiega Blessin - dopo undici giornate il Genoa era secondo con 22 punti. Poi, però, un solo punto in quattro partite. Avevamo problemi in alcuni ruoli. Diversi giocatori chiave si sono infortunati, era dura sostituirli e ho chiesto tempo. Abbiamo dovuto cambiare continuamente. Quando le cose vanno male, perdi fiducia. L’ambiente era molto critico ed era difficile continuare a lavorare. Il Genoa è il club più antico d’Italia e ci sono pressioni. Il presidente (Zangrillo, ndr) preferiva un tecnico italiano e difatti è stato l’unico nel gruppo che già non mi voleva in Serie A. Ecco perché ha costantemente esercitato pressioni e si è spinto all’esonero. La cosa più semplice è sempre licenziare l’allenatore. Chi fa questo lavoro, deve sapere che con la firma del contratto si rilasciano anche i documenti per il licenziamento".

Poi una stoccata a Marchetti che l’ha duramente criticato: "Se un allenatore riesce a raggiungere il 70, l'80% dei giocatori, allora ha già fatto un buon lavoro. Ci sono sempre giocatori che non si adattano. Ed è stato così per Marchetti. Era il terzo portiere - replica Blessin - e non mi piaceva il suo atteggiamento in allenamento. Non si metteva al servizio della squadra. Ho notato di tanto in tanto che questo giocatore sparava contro la mia filosofia di gioco. Il catenaccio è molto radicato in Italia. Ciò significa che una nuova filosofia di gioco si imbatte sempre in critiche, tra cui anche quelle di Marchetti".

Infine il mister di Stoccarda pensa al futuro: "Ora sto riposando, e mi sto concentrando sul prossimo obiettivo. Avevo già un paio di offerte ma ho preso tempo. In Bundesliga? Vediamo, Ho imparato l’italiano e continuo a studiarlo. È divertente, e sarebbe un peccato rinunciare. È bello allargare sempre gli orizzonti".

LA SPEZIA - Le parole di Mister Gotti al termine della sfida tra Spezia e Atalanta, terminata 2-2 al Picco, con la rimonta bergamasca nella ripresa.

Sull'incisività dei cambi, sicuramente più impattanti per l'Atalanta:

"Cambi dell'Atalanta più efficaci sia vedendo il risultato sia valutando l'impatto fisico diverso. Questo è dovuto sicuramente alla diversa fisicità negli interpreti delle due squadre. Ho dovuto fare i primi 3 cambi forzati e anche gli ultimi 2 giocatori usciti non avevano i 90 minuti nelle gambe. Ciò cambia sicuramente le mie condizioni di scelta".

Sui tre infortunati, usciti anzitempo dal terreno di gioco:

"Mi auguro siano cose di poco conto, ma ancora non lo so. Per Nzola sembra solo un problema di crampi, ma valuteremo nei prossimi giorni"

Un punto con l'Atalanta, sul quale molti avrebbero messo la firma:

"Questo è sicuramente un modo di vedere la gara ma faccio altra riflessione. Paradosso è che mi è piaciuto molto di più il secondo tempo, dato che nel primo abbiamo subito troppo l'Atalanta. Nella ripresa, contropiede del possibile 3-0, stavamo gestendo benissimo il campo ma non siamo stati capaci di chiuderla. Alla fine per il sottoscritto, anche visto com'è arrivato il 2-2, la domanda è come hai fatto a perdere questi due punti"

Sulle scelte a gara in corso, perchè non Agudelo per provare a sfruttare le situazioni di contropiede:

"Cambio del portiere fa in modo che tu abbia due soli slot da giocarti, c'è Nzola che esce e li decido di mettere un attaccante perché non voglio dare la sensazione alla squadra che deve tirarsi indietro. Cambio di Ekdal per Ampadu e Bastoni per Kovalenko, li siamo 2-0 e proprio mentre stanno entrando l'Atalanta riapre la gara".

Sull'approccio mentale dei subentrati Maldini e Kovalenko, apparso un po' spaesato:

"Maldini non ha caratteristiche del guerriero, ragazzo con enormi potenziali su cui io allenatore e Spezia come piazza potremmo farlo migliorare. Su Kovalenko non ho nulla da eccepire".

Su Moutinho:

"Deve ancora sistemare qualcosa a livello tattico e nella lettura del gioco, ma è penso sia più che normale dato che è appena arrivato".

Su Ampadu a centrocampo:

"Era la soluzione giusta per la partita di oggi, perchè dava muscoli e contrasto contro una squadra come l'Atalanta. La sua uscita ha sicuramente avuto un grande peso sul risultato finale".