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GENOVA - Vertice al Genoa per il futuro di Shevcenko, finito sotto processo dopo la sconfitta in casa con lo Spezia. Il tecnico ucraino per ora resta, ma proseguono le valutazioni della proprietà americana con il general manager Spors. Situazione dunque ancora in sospeso. Sheva fino a giovedì per il match di coppa Italia col Milan sarà alla guida dei rossoblù anche se non potrà stare con la squadra perché nuovamente positivo al Covid. Fiducia (forse) nella nebbia e così al Genoa si naviga a vista in una crisi gravissima.

Sheva dal suo arrivo ha una media di 0,33 punti a partita, un bottino disastroso. Aveva fatto meglio Davide Ballardini con il suo 0,75 a match ma ugualmente esposto al pubblico ludibrio dall'ex proprietario che ha voluto la sua testa e a conti fatti quella mossa sta gettando Sirigu e compagni verso la serie B dopo aver allestito una squadra indecente. Acqua passata, ma fino ad un certo punto perché il presidente attuale Zangrillo ha detto che Ballardini in fondo ha fatto decisamente meglio dell'ex campione del Milan. Il Balla se avesse proseguito tenendo la sua media (con onestà va detto che Sheva si è trovato un calendario difficile) oggi il Genoa avrebbe potuto avere tre punti in più, che in questa carestia e miseria sarebbe stata una benedizione dal cielo. Per questo nelle prossime ore potrebbe arrivare il ribaltone con Ballardini in pole.

Ma c'è anche un altro mister a libro paga del Grifone, ovvero Maran. Entrambi attendono notizie come la tifoseria sconcertata e sbigottita dalla prestazione con lo Spezia e non solo. La Nord ha contestato civilmente i giocatori di fare di più. Non a caso il capitano Criscito aveva duramente ammesso la vergognosa prestazione offerta con lo Spezia. Momento più che critico per il Genoa e tutti sanno che in pratica non si può più sbagliare, aspettando rinforzi che per il momento non corrispondono alle aspettative della piazza. Ma ci sono ancora 17 partite e i miracoli a volte sono avvenuti nel nostro campionato. Ma inutile nascondersi le difficoltà che sono lì davanti a Sheva o chi per lui. Forse questo prendere tempo serve a ragionare sull'esonero che costerebbe parecchi milioni visto il contratto più che generosi che era stato fatto all'allenatore venuto dall'est. A meno che non si dimetta con una robusta buonauscita. Su Sheva c'è l'interesse della nazionale polacca e quindi gli interessi in campo sono molteplici. Intanto per la gara con la Fiorentina di campionato che si giocherà lunedì è stato squalificato Vasquez.

GENOVA - Sarà presentato ufficialmente nel pomeriggio di giovedì 13 gennaio il neo-presidente della Sampdoria Marco Lanna, che alle ore 15 dello stesso giorno terrà una conferenza stampa di presentazione presso la sala stampa dello stadio Luigi Ferraris.

Sarà l'occasione non solo per riaccogliere un grande cuore blucerchiato ma anche per fare il punto della situazione societaria e sul campo. Nel frattempo, il gruppo squadra, dopo la sconfitta contro il Napoli, è già ritornato al lavoro in vista della sfida casalinga contro il Torino in programma per sabato 15 gennaio. Da valutare le condizioni di Audero, sostituito nell'intervallo per un problema muscolare, così come è da monitorare la situazione di Ekdal, di Bereszynski e di Verre.

Sul campo di allenamento presente questa mattina anche il neo acquisto Andrea Conti, che arriva a titolo definitivo dal Milan. Il terzino ex Atalanta ha firmato con la Samp questo pomeriggio.

 

 

 

“Sul piano dell'impegno abbiamo dato il massimo, ma per fare il mio gioco offensivo servono rinforzi”. Parole di Roberto D'Aversa, dopo la sconfitta di Napoli, dove una Sampdoria dignitosa e pressoché priva della retroguardia titolare ha perso di misura ma senza effettuare un tiro nello specchio della porta avversaria. L'assenza di Candreva ha pesato moltissimo, Quagliarella e Caputo non incidono da tempo, Gabbiadini si è fermato dopo sei giornate consecutive in gol. E altre soluzioni non esistono, Ciervo ha dimostrato di possedere eccellenti qualità ma è acerbo fisicamente, il neo acquisto Rincon è entrato bene e questo è un segnale di speranza in vista della sfida di sabato alle 15 a Marassi contro il Torino.

Dopo due ko di fila la Sampdoria deve infatti tornare a vincere per evitare di essere risucchiata nella zona calda. Certo serve un atteggiamento più pugnace: va bene che nell'azione c'era il sospetto di un rigore, ma fermarsi come hanno fatto i difensori blucerchiati sulla rovesciata vincente di Petagna ha dello sconcertante per una squadra votata a salvarsi. Il mercato è in fermento ma potrebbe esserlo anche in uscita e questo preoccupa non poco i tifosi.

Mercoledì potrebbe essere presentato ufficialmente al “Ferraris” Marco Lanna nuovo presidente, l'occasione per fare il punto della situazione e per riaccogliere un grande cuore blucerchiato alla Samp. Ricordando tuttavia che per ora, malgrado le sbandierate imminenti cessioni societarie ventilate dai soliti bene (si fare per dire)  informati che preconizzavano Vialli proprietario e presidente prima di Natale, si sono rivelate carta straccia.

Padroni della Sampdoria erano e restano i famigliari di Massimo Ferrero, attualmente agli arresti domiciliari. Nel cda è rientrato Antonio Romei, professionista di valore, ma pur sempre l'uomo che ha portato a Corte Lambruschini lo stesso Massimo Ferrero, di cui è stato per anni grande amico e complice in affari di vario genere, come emerge dall'autobiografia dell'ex presidente. Nel cda ha fatto il suo ingresso Alberto Bosco, per tanti anni addirittura direttore operativo della Sampdoria di Ferrero. Il direttore sportivo è sempre Daniele Faggiano, scelto da Ferrero. Il trustee della Sampdoria è Gianluca Vidal, uomo di fiducia di Ferrero.

Insomma, parlare di discontinuità al momento è davvero troppo presto, magari soltanto prematuro. Ma è giusto dare fiducia a questo nuovo corso, a cui deve tuttavia partecipare anche la squadra mantenendo la categoria senza rischi. Se no al problema societario, che resta il più importante e il più grave da risolvere, si aggiunge quello del campo, complicando anche le buone intenzioni del nuovo presidente.

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Il meritato ko con lo Spezia mette a nudo il mucchio di niente che è il Genoa. Otto mesi senza vincere in casa, un successo in 21 partite, penultimo posto e sogni già' infranti che si stavano facendo con la proprietà americana. Ora Sheva è con le spalle al muro davanti ai miseri tre punti presi in nove apparizioni. È più che in discussione e potrebbe pure dimettersi. Il ritorno di Ballardini o quello di Maran le soluzioni più logiche, ma il Grifone da almeno 4 anni di razionalità non ne ha più avuta.

Il presidente Zangrillo, fin qui molto defilato, ammette che il tecnico è sotto processo: "Faremo di tutto per salvarci, ma quando siamo arrivati la classifica era già brutta e abbiamo preso in considerazione anche la retrocessione". Zangrillo travolto come tutti dalla delusione e per la prima volta dalla contestazione della Nord a fine gara con i giocatori invitati a fare di più. Il capitano Criscito che non era in campo, si è scusato con un post molto chiaro: "In questo caso le strade sono 2.. O si molla e buttiamo tutto nella merda o si continua a lavorare cercando di uscire da questo momento.. Lo so, è dura per tutti ma io preferisco la seconda. Dispiace tanto per i tifosi che in ogni partita in casa e in trasferta ci sostengono nonostante tutte le difficoltà del momento. Oggi non ci sono scuse riguardo la prestazione che secondo me è stata vergognosa e ci prendiamo tutte le responsabilità. Responsabilità che tutti dobbiamo assumerci e lavorare su errori che commettiamo in campo e fuori.. testa alta e lottiamo da grifoni".

Shevchenko con lo Soezia ha messo in campo una formazione indecifrabile, ma nemmeno nella ripresa le scelte per recuperare la rete di Bastoni ha funzionato. Solo Rovella ha fatto qualcosa. Nella storia del Genoa tanti momenti difficili sono stati affrontati e questo, stavolta inatteso, è uno dei più amati. Sperare non costa niente ma ci vogliono segnali concreti e non solo slogan. Ore e minuti di riflessione sul mister ucraino, ma la situazione è quasi disperata.