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"Con tutto il rispetto noi non siamo né il Lecce, né la Sampdoria. Grazie al cielo non abbiamo problemi di natura economica". Parola di un legale e docente che collabora con la Salernitana del nuovo corso. Dichiarazioni quantomeno inopportune e ineleganti, che nel mondo blucerchiato hanno destato irritazione e una vena di nostalgia.

Il 19 maggio di 31 anni fa, infatti, proprio Sampdoria e Lecce si affrontavano a Marassi: finì 3-0, i blucerchiati vinsero il campionato e i salentini retrocedevano matematicamente in B, chiudendo in dieci per l'espulsione di un certo Antonio Conte. Per dire quanto tempo è passato.

Allora la Sampdoria era una potenza economica e, di conseguenza, calcistica: oggi l'avvocato Francesco Fimmanò, tra i principali collaboratori del presidente della Salernitana Danilo Iervolino, indica la società blucerchiata come una cenerentola del calcio italiano.

Intervistato da tuttosalernitana.com, in vista del mercato invernale il legale infatti spiega: "Con tutto il rispetto noi non siamo nè il Lecce, nè la Sampdoria. Grazie al cielo non abbiamo problemi di natura economica, gli affari li coglieremo al volo. Ederson è stato preso a 6 e, su sua richiesta, è andato via a 20. E chissà se è così contento lì a Bergamo. Detto questo, il mercato lo determina il campo".

Sempre a proposito del mercato, Fimmanò sostiene: "In estate dicevo sempre che i tifosi dovevano stare tranquilli. In questo momento quale ruolo della squadra titolare si potrebbe toccare, considerando che i possibili ricambi si chiamano Piatek, Maggiore e Bohinen? Se oggi ci fosse Ederson, chi si potrebbe escludere tra Candreva e Coulibaly? Per qualcuno il grande colpo può essere l’acquisto a titolo definitivo di Dia.  Per noi, invece, trattenerlo è quasi una normalità. E’ un grande calciatore, il cartellino ha un valore sempre più elevato e Iervolino non è un pazzo".

C’è un dato che meglio di ogni altro evidenzia, purtroppo, le ragioni dell’attuale situazione difficoltosa della Sampdoria, terz’ultima in classifica e virtualmente in serie B dopo dodici giornate di campionato: il calciatore di movimento più utilizzato dalla squadra blucerchiata, prima da Giampaolo e poi da Stankovic, è Omar Colley con ben 945 minuti in campo collezionati in undici presenze, di cui dieci da titolare.

Proprio quel Colley che, dopo il mancato trasferimento nell’ultimo giorno di mercato al Maiorca, che avrebbe fruttato appena quattro milioni alla Samp ma ben 1,6 milioni di euro netti a stagione per quattro anni al gambiano, ha visto scendere notevolmente il livello del suo rendimento, al netto del fondamentale gol di Cremona.

Ecco perché prima Giampaolo ha fatto di tutto per recuperare alla causa anche Murillo e poi Stankovic è andato persino oltre puntando sul giovane Amione, giunto in prestito dal Verona. La difesa imbarca acqua e bisogna trovare delle soluzioni, ferma restando la posizione di Colley.

La sfida di domenica con la Fiorentina è di importanza capitale per avvicinare la Sampdoria alla soglia della salvezza, in questo momento detenuta dal Lecce che farà visita al “Ferraris” sabato 12 novembre alle 18 in quella che si annuncia come la madre di tutte le partite, almeno di questa prima parte pre mondiale della serie A.

Stankovic intanto deve fare i conti con le condizioni non ottimali di Quagliarella e Pussetto, lievemente acciaccati anche Sabiri e Conti. Ma da qui a domenica la situazione dovrebbe migliorare. Arbitrerà Marinelli con Marini al Var.

GENOVA - Domenica al Ferraris la Sampdoria di Dejan Stankovic sfiderà la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Per Francesco Flachi una partita di cuore con il suo passato che si affronta.

"Quest'anno è un'altra Fiorentina rispetto allo scorso anno - spiega Flachi -. La Sampdoria deve fare la sua partita. I Viola quando se vengono attaccati vanno in difficoltà. Fare i pronostici non mi piace. Sicuramente per la Samp un pari ci può stare mentre per la Fiorentina no se vuole ripetere quello che ha fatto l'anno scorso".  

 

Uno sprazzo di sole sul campo illumina il “Gambino” di Arenzano, dove il Genoa Primavera gioca e lotta per tornare nella serie A dei giovani. E questa è la casa di Alberto Gilardino, mister dei grifoncini che come Blessin deve vincere. E l’avventura coi suoi ragazzi è partita bene visto che la squadra è prima in classifica con autorità, malgrado squadre avversarie competitive.

Il Gila però può sorridere: “Intanto da Michele Sbravati al direttore Carlo Taldo fino a tutti i dirigenti, ringrazio la società che ci fa lavorare al meglio. Qui c’è la volontà di fare bene a tutti i livelli. Sì, fa piacere essere in testa ma c’è da migliorare ancora perché le avversarie come il Parma, la Spal e il Venezia non sono da sottovalutare”. Un po’ come per la prima squadra serve solo vincere per centrare l’obiettivo senza passare per i playoff.

Ma mister Gilardino è fiducioso e sottolinea la forza del gruppo: “Dal ritiro di Tavarone stiamo progettando la stagione. Ringrazio i ragazzi che si sono messi tutti a disposizione. Cosa gli dico? Che la maglia del Genoa è pesante e che è un onore indossarla e il messaggio è stato recepito”.

Gilardino incassa anche la soddisfazione e di poter servire Blessin: “Il difensore Gabriele Calvani si allena con la prima squadra e mi fa piacere e poi Fini e Lipani hanno fatto il ritiro con Blessin che ha potuto osservarli da vicino. In Primavera è importante vincere, ma anche far crescere questi giovani per poi mandarli magari in C di e possono elevarsi. Ha fatto bene il ct Mancini a spronare il club ad investire nei settori giovanili e qualcosa si sta muovendo. Al Genoa c’è grande interesse ed è una sfida che mi ha subito affascinato. Se i miei calciatori mi guardano con rispetto per aver vinto il mondiale? Si solo che io parlo a loro come fossero già uomini. In questo senso rispetto al mio lavoro in C con Pro Vercelli e Siena per me è lo stesso”.

Il ligure Giovanni Sciaccaluga è tra i protagonisti del World Triathlon Championship finals paralimpico in programma dal 24 novembre ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti. Per l'atleta azzurro è arrivata la convocazione in vista dell'importante appuntamento internazionale.

Grande emozione e determinazione per Sciaccaluga che da circa un anno si è avvicinato alla specialità ottenendo subito risultati importanti. La squadra azzurra si sta preparando all'appuntamento mondiale con gli allenamenti di avvicinamento alla competizione in programma dal 2 al 13 novembre a Fuerteventura alle Isola Canarie in Spagna.

Per Sciaccaluga dopo gli ottimi risultati ottenuti nel nuoto, culminati con la partecipazione alla Paralimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016, il passaggio alla nuova disciplina. "Mi sono avvicinato da circa un anno e ho già preso parte a diverse gare a livello internazionale. Il triathlon mi piace molto perché unisce nuoto, corsa e bicicletta. Ora sto preparando al meglio i mondiali, vado ad Abu Dhabi senza pressioni ma con l’intento di dare il massimo e fare bene. Il grande obiettivo poi sarà quello di centrare la qualificazione per le Paralimpiadi di Parigi 2024”.