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In questa edizione del Tg Sampdoria, le parole di Dejan Stankovic alla vigilia della ripresa del campionato contro il Sassuolo, le anticipazioni sulla formazione, le ultime indiscrezioni sul mercato e sull'assemblea degli azionisti di giovedì, le informazioni sulla diretta di Primocanale, dedicata al ritorno in campo dei blucerchiati, che verrà seguito da un'edizione speciale di Liguria Calcio domani dalle 12 alle 14,30.

Lutto nel mondo del Genoa. Si è spento Pietro Kessisoglu, per molti anni capo del Centro Coordinamento dei Club genoani, storico commerciante con bottega in salita San Matteo e padre dell'attore Paolo.

Aveva concesso in comodato al Museo del Genoa la sua collezione di spille rossoblù. In una videotestimonianza girata a Palazzina San GioBatta, sede del Museo, spiegava così la sua genoanità: "Sono genoano da sempre. Il primo abbonamento me lo regalò De Prà nel 1953, sono nato genoano perché quando sono nato io la Sampdoria non esisteva neppure: quindi non potevo che essere tifoso del Genoa".

Quanto alle sue raccolte, Kessisoglu - prestigioso mercante di tappeti pregiati e oggetti d'arte - raccontava: "Colleziono tutto, dai francobolli, alle monete, alle spille ed era naturale che collezionassi distintivi. Iniziai a farlo dalla fine della guerra: allora c’erano pochissimi collezionisti a Genova. Un giorno ho messo in un quadrettino alcuni distintivi in un negozio e tutti si sono messi a collezionarli. Se i miei figli vorranno continuare potranno sempre riprenderla, altrimenti rimarrà qui".

Immediato il cordoglio della società: "Il Genoa Cfc porge le proprie condoglianze ai figli Federica e Paolo, partecipando al lutto di tutta la comunità genoana per la scomparsa di Pietro Kessisoglou, presidente per anni del Centro Coordinamento Club Genoani ed esponente del Comitato storico e scientifico del Museo della Storia del Genoa". Anche la tifoseria organizzata si stringe alla famiglia. Ecco il testo dell'ACG: "Il Presidente dell'ACG - Associazione Club Genoani Paolo Caricci con il Consiglio Direttivo e tutti i Club affiliati piangono per la scomparsa di Pietro Kessisoglu, grande tifoso genoano, collezionista, storico, per tanti anni Presidente del Comitato Coordinamento Club Genoani e stringono in un forte abbraccio i figli Federica e Paolo".

Alla famiglia Kessisoglu le condoglianze della redazione sportiva di Primocanale.

Alla vigilia della partita con il Sassuolo, mercoledì 4 gennaio alle 12,30 a Reggio Emilia con diretta su Primocanale (leggi qui), Dejan Stankovic suona la carica (video gentilmente concesso da UC Sampdoria): "Inizia un nuovo campionato per noi. Saranno 23 partite e 23 finali. Sono stati 50 giorni di grandissimo lavoro, dovevamo cambiare tante cose, a partire dalla mentalità: affrontare ogni avversario come se fosse l’ultimo e guardare a noi stessi, essendo sempre compatti, un gruppo. Ho visto buone cose e belle risposte, quella vera ce la darà soltanto il campo".

Massimo rispetto per gli avversari: "Il Sassuolo è una squadra stabile, che fa un bel calcio da anni, con tante certezze. Noi ci giocheremo le nostre chance. Non sarà l’ultima spiaggia, dobbiamo avere la convinzione di fare un primo passo per arrivare al traguardo. So che avremo la tifoseria sempre dietro di noi: i tifosi non molleranno un centimetro e noi dobbiamo prendere esempio da loro. Io ci credo e anche i ragazzi".

La Sampdoria è arrivata alla sosta con molte difficoltà e ha usato lo stop del campionato per tentare la rigenerazione. "La sosta - dice il tecnico serbo - è arrivata nel momento giusto, ci ha aiutato di sicuro. Ci siamo preparati per lottare, dobbiamo essere molto più forti di prima di fronte alle difficoltà che arriveranno di sicuro. Servono piedi per terra, cuore caldo e testa fredda".

Molta fiducia nei primi innesti del mercato invernale: "Lammers e Nuytinck sono pronti, hanno voglia di dimostrare il proprio valore e di sudare per la Sampdoria. Noi dobbiamo regalare continuità alla nostra gente, lottare con loro - conclude Stankovic - per rimanere in Serie A".

In vista della partita col Sassuolo, Dejan Stankovic vuole risposte concrete dalla sua Sampdoria: "Inizia un nuovo campionato per noi. Saranno 23 partite e 23 finali. Sono stati 50 giorni di grandissimo lavoro, dovevamo cambiare tante cose, a partire dalla mentalità: affrontare ogni avversario come se fosse l’ultimo e guardare a noi stessi, essendo sempre compatti, un gruppo. Ho visto buone cose e belle risposte, quella vera ce la darà soltanto il campo"

LA SPEZIA - Le parole di Mister Gotti, Tecnico dello Spezia Calcio, alla vigilia della gara contro l'Atalanta di Gasperini al Picco, in una sfida valida per la sedicesima giornata di campionato di Serie A.

Rispetto a dove siamo rimasti, come sta la squadra al momento:

"Convinzione è quella di aver lavorato molto bene in questo mese, atteggiamento eccellente. L'impressione è che la squadra sia ulteriormente cresciuta anche se ciò andrà verificato in campo".

Sull'avversario, l'Atalanta:

"Atalanta squadra fortissima con una propria identità e capace di imporsi grazie alle sue straordinarie doti fisiche, non possiamo regalare debolezze"

Sulle prossime sfide, se c'è il rischio di dare priorità alla sfida salvezza con il Lecce:

"Si ha consapevolezza precisa di chi sono gli avversari e delle difficoltà che affronteremo, abbiamo fatto pochi punti rispetto a quanti ne meritavamo nella prima parte di campionato, il prossimo step sarà quello di finire il girone di andata avendo 3 partite su 4 in casa. Questo per noi potrà essere un vantaggio che dovremo sfruttare, ma ora esiste solo la partita sull'Atalanta"

Sull'Atalanta meno spregiudicata e più solida rispetto agli anni precedenti, come affrontarla:

"Squadra che non puoi solo subire, è dominante in virtù del suo modo di affrontare le partite. Non puoi prendere punti solo subendola, per cui dovremmo essere capaci a sfruttare i punti deboli nei vari momenti della partita".

Su Verde e la condizione della rosa:

"Un mese di lavoro senza partite di campionato mostra tante cose nuove. C'è da segnalare che alcuni giocatori sono cresciuti molto. Verde ha un problema di lieve entità, però di fatto credo che in queste prime partite lo Spezia, finalmente, si trovi nella possibilità di avere 5 sostituzione che non abbassino il livello"

Sul mercato aperto e la crescita dei giocatori in questo ritiro:

"La crescita c'è stata da parte di tutti, in particolare anche i ragazzi stranieri cominciano a capire maggiormente le richieste e le esigenze. Gennaio è un mese di odioso, perché il mercato aperto è uno di quei fattori che può distrarre i giocatori. Dovrà essere bravo l'allenatore a non pensarci e concentrarsi solo ed esclusivamente ai giocatori che ha attualmente a disposizione".

L'apporto del Picco alla squadra:

"Apporto che va benissimo e c'è sempre stato. In casa noi abbiamo perso un'unica partita ma non siamo mai stai nella brutta situazione di rischiare imbarcate. Spero che questa spinta continui ad esserci fino alla fine".

Su Moutinho, nuovo arrivato ed Esposito prossimo acquisto:

"Parlo solo di chi è a tutti gli effetti un giocatore dello Spezia, quindi solo di Moutinho. Il ragazzo si è inserito benissimo, persona splendida con grande professionalità che l'ha portato ad inserirsi perfettamente nel gruppo, basti pensare che dopo un mese parla già italiano".

Su Pasalic, spina nel fianco dello Spezia:

"Non so come giocherà Gasperini. Nelle ultime partite amichevoli ha giocato con un trequartista, noi siamo pronti a fronteggiare le diverse soluzioni, non solo Pasalic"

Sulla ripartenza dopo un mese di sosta:

"E' un'anomalia ma abbiamo avuto continuità rispetto a quello che c'è stato prima. Le grandi squadre hanno subito di più causa Mondiale, dove i grandi giocatori rientrati dopo possono aver bisogno di più tempo per rientrare nei meccanismi".

Su Nzola:

"Percorso diverso rispetto al resto della squadra in questa preparazione. Soffrendo di infiammazione al tendine rotuleo, ha lavorato a parte, fuori dalla squadra per tutto il ritiro in modo da recuperare al meglio, ma in quest'ultima settimana mi è sembrato di rivederlo nelle stesse condizioni della prima parte di stagione"

Su Bourabia:

"La fiducia che un allenatore da al giocatore è uno degli alimenti più utili, che fanno maggiormente la differenza nel rendimento del calciatore. Tu non riesci a darla a tutti quanti, a un certo punto bisogna che l'allenatore si fidi dei calciatori. Nzola e Bourabia sono giocatori che mi danno molta fiducia".

Su Dragowski:

"Ha iniziato ad allenarsi ma ancora non è pronto per entrare in gruppo. Credo possa essere questione di una settimana o due, ma trattatosi di un infortunio al quale bisogna stare attenti dovremmo affrontare la situazione giorno per giorno. Ingrediente importate è la grandissima volontà del ragazzo".