Sanità

Crescono i contagi soprattutto tra i giovanissimi
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GENOVA - Domani, lunedì 29 novembre, l'Aifa, agenzia nazionale del farmaco, dovrebbe pronunciarsi sul vaccino anti-covid anche per i piccoli dai 5 agli 11 anni di età. Nei giorni scorsi era arrivato il via libera dell'Ema, Agenzie europea dei medicinali, e ora prima di organizzarne la somministrazione è necessario l'ok dell'autorità nazionale competente. Che la Liguria attende per procedere al più presto - entro il mese di dicembre - ad aprire le prenotazioni che sono, è bene ricordare, su base volontaria.

I numeri del covid tra i piccoli e le piccole continuano intanto a crescere sia a livello nazionale sia a livello regionale e l'arrivo della variante sudafricana "Omicron" con i primi casi italiani preoccupa: per gli infettivologi, ci sono alte probabilità che i vaccini ora inoculati proteggano già anche da questa variante, come peraltro era accaduto per le altre.

"Il serbatoio dei contagi è aumentato - dichiara Angelo Gratarola, direttore DIAR Emergenza Urgenza Liguria - in particolare nella fascia tra i 6 e gli 11 anni di età, con una crescita esponenziale rispetto alle altre età più protette. L'obiettivo regionale è quello di arrivare a un incremento delle somministrazioni delle terze dosi per le persone vaccinate fin dall'inizio in modo da portare quella determinata fascia sotto protezione".

"Gli esperti mi dicono che la vaccinazione dei bambini è opportuna - gli fa eco l'assessore alla Sanità Giovanni Toti - non solo per ridurre la circolazione del virus, perché la fascia 5-12 anni è il principale driver di contagio, ma perché non si possono escludere complicazioni tra i giovani".

La variante Omicron è giunta intanto Italia con il "paziente zero" atterrato a Fiumicino dal Mozambico. Dipendente ENI, ha già toccato tre regioni italiane (Liguria esclusa) prima di essere messo in isolamento. Dopo l'arrivo a Roma infatti si è recato a Caserta e infine a Milano. La variante Omicron è stata sequenziata infine al Sacco di Milano. In Liguria a monitorare e tracciare gli eventuali casi sarà, come sempre, il dipartimento di Igiene del San Martino diretto dal professor Giancarlo Icardi.

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