Sanità

La decisione del Policlinico San Martino di permettere agli accompagnatori con i malati. Ma per l'infettivologo restano troppe le strutture che ancora fanno il tampone ai ricoverati anche se asintomatici
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La notizia era attesa e dà sollievo ai molti che dallo scoppio del covid si sono trovati ad accompagnare, con preoccupazione, un congiunto al pronto soccorso e si sono visti per motivi di sicurezza negare l'ingresso insieme a loro. Il Policlinico San Martino di Genova ha infatti comunicato che da questo pomeriggio riaprirà l’accesso a un accompagnatore per ogni paziente, che dovrà indossare sempre la mascherina FP2, e che potrà accedere solo in due fasce orarie: dalle 12 alle 13 e dalle 18 alle 19, tutti i giorni.

Anche al Villa Scassi di Genova Sampierdarena gli accompagnatori possono entrare in verità ormai da qualche tempo. L'accesso parenti è dalle 12 alle 17, un parente per volta, senza limitazioni per ultrafragili e terminali. Mentre al Galliera di Genova Carignano resta il divieto dell'accesso degli accompagnatori, almeno per il momento, ma il direttore del pronto soccorso si riserva sempre, in situazioni particolari, di concedere il permesso. Qui il problema è anche legato ai lavori in corso nel reparto che non permettono al momento la presenza di molte persone in contemporanea. L'abitudine al concedere il permesso di ingresso in alcuni casi (minori, disabili, situazioni particolari) è comunque il comportamento più comune in quasi tutti gli ospedali liguri.

Le restrizioni dovute al covid in ingresso in ospedale sono legate anche ai tamponi e nella nostra regione al momento i comportamenti non sono uniformi, nonostante un protocollo regionale. Lo spiega il professor Matteo Bassetti: "Ancora purtroppo in Liguria ci sono ospedali che fanno tamponi negli asintomatici e questo è assurdo. C'è un protocollo che io ho fornito al ministro della Salute per prenderne spunto ed è il protocollo di Alisa e dice chiaramente che per gli asintomatici non vanno fatti. E allora vorrei capire se ci muoviamo tutti allo stesso modo in Liguria - come avviene al San Martino - oppure se ognuno va per la sua strada. Il protocollo regionale è chiaro: chi entra al pronto soccorso, va a fare un intervento chirurgico, chi va a fare la colonscopia,  il tampone non deve farlo. Deve farlo unicamente chi ha sintomi compatibili a una infezione respiratoria".