Sanità

Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sul suo profilo Facebook ha ricordato il grande lavoro fatto dai medici
1 minuto e 34 secondi di lettura
GENOVA - Oggi sabato 29 ottobre si celebra la giornata mondiale contro l'Ictus. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti attraverso i suoi profili social ha ricordato la storia della piccola Martina salvata a Genova grazie alla cura e attenzione dei medici.
 
"La piccola Martina, alla 22esima settimana nella pancia della sua mamma, è stata colpita da ictus, una complicanza della trasfusione feto-fetale. Rischiava di non vedere la luce assieme alla sorellina gemella e di avere la parte destra del corpo paralizzata, ma grazie alle cure del Gaslini la bimba è tornata alla vita Nella Giornata mondiale dell’ictus cerebrale voglio condividere con voi questa storia a lieto fine. In Liguria ogni anno si verificano circa 4 mila casi di ictus e voglio dire grazie ai neurologi e ai ricercatori che lavorano per offrire cure sempre più efficaci nella fase acuta, migliorare la riabilitazione e salvare vite. Come quella della piccola Martina".
 

L’ictus (dal latino “colpo”; stroke in inglese) è una malattia caratterizzata dall’occlusione (ictus ischemico) o dalla rottura (ictus emorragico) di un vaso cerebrale. Di fatto, parliamo della prima causa combinata, insieme con l’infarto cardiaco, di mortalità e dipendenza a lungo termine.

 

"Si tratta di una patologia devastante per il paziente e per le famiglie, che spesso si devono far carico della gestione di esiti invalidanti – sottolinea Angelo Gratarola, assessore alla Sanità di Regione Liguria – e, ancora oggi, la sua incidenza in Liguria è calcolabile in un ictus ogni 2/3 ore. La rete delle Neurologie, con i Centri Ictus, indispensabili e dedicati al trattamento del paziente nella fase acuta, sono da sempre in grado di fornire risposte appropriate e in linea con le soluzioni terapeutiche più aggiornate. Inoltre, è decisiva l’ottima sinergia consolidata tra il 118 e la Rete dei Pronto Soccorso". Negli ultimi 20 anni il lavoro dei neurologi clinici e dei ricercatori ha consentito di ottenere un cambiamento epocale nel trattamento della fase acuta per l’ictus ischemico.