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GENOVA - "Il 67% dei medici internisti liguri ha pensato di licenziarsi nell'ultimo anno, un dato peggiore rispetto alla media nazionale". A raccontare a Primocanale il dato ligure dell'indagine della società scientifica della medicina interna è Elena Barbagelata presidente FADOI Liguria.

Numeri ancora ridotti ma in Liguria, più che in altre regioni, emerge una maggiore presenza di denuncia per malattie della sfera psico sociale, con un incremento di disturbi della sfera comportamentale come il "burn out", l'incapacità di "staccare" dal lavoro, o la depressione che incidono per uno 0,9% rispetto allo 0,8% nazionale.

Si tratta di poche decine di casi nel periodo 2017-2021 ma l'impressione è che possano aumentare. È questo uno dei temi emersi dal "Forum della Prevenzione: Made in Inail" che ha visto a Genova la sesta tappa della roadmap dei 23 eventi regionali finalizzati a promuovere il confronto tra istituzioni, enti locali e parti sociali sulle strategie più efficaci per il contrasto agli infortuni e alle malattie professionali. "Abbiamo scelto di andare nei luoghi dove il lavoro si svolge - ha spiegato il dg di Inail, Andrea Tardiola - per mettere attorno a un tavolo tutte le componenti: organizzazioni datoriali, sindacati, Università e centri di ricerca come l'IIT che è un mostro abituale partner, e lstituzioni. Questo è il modo più efficace per interventi sulle dinamiche dei rischi, sia quelli tradizionali sia quelli emergenti, dalla demografia al cambiamento climatico, alla trasformazione digitale, e ieri abbiamo incontrato il Competence Center sulla Cyber sicurezza. Venire a Genova per Inail è molto importante perché qui abbiamo una forte densità di partnership per le politiche della sicurezza".

Un'occasione per fare il punto sulla situazione sicurezza nella nostra regione che nel 2022 ha visto una ripresa degli infortuni, circa 28 mila, 24 dei quali mortali. "L'andamento degli infortuni in Liguria, diminuito negli ultimi 10 anni e, in particolare, nel biennio della pandemia - ha ricordato Silvia D'Amario, coordinatore statistica inail - vede nel 2022 un incremento molto forte rispetto all'anno appena passato con un +49% sul quale ha influito per il 70% il Covid19 che è stato molto più contagioso anche se non ha prodotto decessi. Le categorie più colpite dai contagi sono state quelle dei lavoratori dell' ambito socio sanitario, in particolare le donne (70% in Liguria, 68% a livello nazionale), seguita da pubblica amministrazione, in particolare Asl e dal manifatturiero, commercio e pulizie".

GENOVA - Giuseppe Perniciaro, direttore del centro Grandi Ustionati e Chirurgia Plastica dell'Ospedale Villa Scassi circuito Asl3, è stato eletto presidente della Società Italiana Ustioni (Siust) per i prossimi due anni. La notizia arriva dal 24°congresso nazionale che quest'anno si è svolto a Viareggio.

Mission della Siust è di contribuire allo sviluppo tecnico e scientifico della cura dei pazienti ustionati, svolgere attività di prevenzione, aggiornamento professionale e formazione, di elaborare le linee guida diagnostico-terapeutiche nel complesso e multidisciplinare campo delle ustioni. La direzione generale di Asl3 insieme a tutta l'Azienda "si congratula con il dottor Perniciaro per l'importante risultato augurandogli buon lavoro". E congratulazioni anche dal governatore Toti e dall'assessore alla sanità Gratarola: "il nuovo incarico per il dottor Perniciaro - scrivono on una nota - è la conferma del ruolo nazionale che svolge il Centro Grandi Ustionati dell'Ospedale Villa Scassi".

Il Centro Grandi Ustionati dell'Ospedale Villa Scassi di Genova è un reparto ad alta specializzazione punto di riferimento in Italia per tecnologia e organizzazione e tra i primi in Europa per l'utilizzo di farmaci e biomateriali di ultima generazione per la cura delle ustioni. Alla struttura afferisce anche la Chirurgia Plastica Ricostruttiva, polo operativo per la ricostruzione mammaria (Breast Unit), per la cura delle Lesioni Difficili, per il trattamento del Lichen Scleroatrofico e delle Malattie Connettivali Rare, per le ricostruzioni post-traumatiche e oncologiche. Ogni anno vengono trattati in media circa 200 ustionati, di cui il 40% in gravi condizioni.