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Porto e trasporti

3 minuti e 45 secondi di lettura
di Maurizio Rossi

La battaglia nazionale nel centrodestra sulla spartizione delle presidenze dei porti italiani, sta sconvolgendo la corsa (pre elezioni comunali) del centrodestra genovese per evitare che, in caso di vittoria della  Salis, poi avvenuta, potesse esprimere lei un membro in comitato  di gestione del porto.
Ricordiamo bene che il nominato Matteo Paroli, persona di indubbia capacità e attuale segretario generale dei porti di Livorno e Piombino (Autorità’  di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale) è stato nominato  dal Ministro Salvini l’11 aprile e l’intesa del Presidente della Regione Bucci è arrivata in poche ore aprendo la strada alle audizioni alla Camera e al Senato.
Le due commissioni  hanno audito Paroli in tempi record il 6 maggio al Senato e il 13 maggio alla Camera, audizione molto positiva che dimostra le qualità del nominato al timone di Palazzo San Giorgio.
La commissione del Senato ha anche effettuato la votazione il 13 maggio con esito “favorevole” ma poi l’iter per la nomina è’ stato  “stoppato” dal Meloniano presidente della   Commissione alla Camera che ha sostenuto che le votazioni dei Presidenti delle Adsp italiane andassero fatte tutte insieme. Le motivazioni e la battaglia di Fratelli d’Italia alla Lega le ho spiegate in altro articolo. (Clicca qui)
Pertanto non essendoci il voto della commissione della Camera  le stesse non hanno trasmesso alle camere l’esito favorevole delle commissioni e  non si è proceduto con la votazione in aula   in via definitiva di Paroli.
E’ vero che il parere delle Camere non è vincolante e che il Governo potrebbe decidere per la nomina diretta ma è chiaro che nel Governo la Lega non ha il peso della presidente del consiglio e il Ministro Salvini non forzerebbe la mano con una nomina contro il volere della Presidente del Consiglio.
Su questa situazione che  si è “incartata, scattano ora altre posizioni. Se la nomina di Paroli fosse riuscita  il centrodestra avrebbe evitato  che il membro nel  comitato di gestione fosse indicato dalla neosindaca Salis e peraltro in tal modo, evitato che il centrosinistra che attende anche la nomina del rappresentante di Savona, pesi con  due membri in comitato su 5.
Il 22 maggio a due giorni dalle elezioni, il comune di Genova  tramite il presidente della città metropolitana, ha inviato a Palazzo San Giorgio il suo nominativo: l’avvocato Davide Maresca.
Sebbene già noi abbiamo segnalato che là neo sindaco avrebbe valutato di impugnare la nomina arrivata a due giorni dal voto, oggi addirittura senza l’arrivo di Paroli come presidente ritengo che tutto possa essere azzerato in quanto se arriverà un nuovo commissario, anche come probabile lo stesso Paroli, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, il comitato di gestione comunque dovrà  essere rifatto quando verrà nominato in via definitiva il nuovo presidente di Genova Savona.
A questo punto, al di là che Maresca sia stimato anche in ambienti della sinistra, la sua nomina cosi’ “politica”  e stante la tempistica,  diventa molto improbabile che venga confermato da parte della neo sindaca Salis. E si apre invece un totonomine dentro la sinistra che potrebbe vedere i primari politici del Pd, legati al sistema portuale (Alessandro Terrile, vicesindaco in pectore che avrà anche  le deleghe al porto, l’ex  Ministro Claudio Burlando e il Vice Presidente della commissione trasporti del Senato Lorenzo Basso) proporre nominativi a Salis per rappresentare il Comune di Genova nel comitato di gestione di Palazzo San Giorgio.
E poi bisognerà vedere anche la Regione se resterà su Giorgio Carozzi in questo breve passaggio, sempre che anche lui sia interessato a una breve riconferma per un breve commissariamento, o magari attenda semmai di essere nominato nel comitato portuale che ci auguriamo sia definitivo che prenderà’ vita solo in autunno con la nomina del nuovo presidente.
Insomma altro che fare in fretta a dare certezza e equilibrio al Porto di Genova e Savona! La situazione è ancora più fluida, per non dire “incasinata” di prima e potremmo passare  da un commissariamento (Amm. Seno e Proff Benedetti) ad un nuovo commissariamento (Paroli) con un nuovo comitato di gestione (ad oggi non identificabile) per poi entro 4/6 mesi avere un Presidente (che comunque sarà Paroli) ma che dovrà avere un nuovo comitato di gestione  tutto da definire con pesi politici ben diversi e un rappresentante genovese espresso della Sindaca Salis.
Intanto, cari operatori portuali, possiamo ringraziare  che ci sono due commissari ad oggi che comunque svolgono il loro lavoro e vedremo che cosa uscirà dal prossimo comitato portuale convocato per il 13 giugno che potrebbe anche essere il loro ultimo comitato portuale.

Maurizio Rossi, Senatore della XVII legislatura e Membro della commissione trasporti del Senato 

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