Porto e trasporti

Senza il quadruplicamento della Tortona - Milano l'opera sarà utile a metà
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GENOVA - Terzo valico ferroviario Genova - Milano, cantieri aperti nel 2012, chiusura presunta, ancora oggi confermata a Primocanale da Webuild, nel 2025. Data più volte posticipata nel corso degli anni, ultima frenata il blocco della talpa ad Arquata, per impreviste condizioni morfologiche, a giugno 2022.
La talpa è ancora ferma da oltre un anno, mentre la gemella che scava nella galleria parallela, lei stessa bloccata poco dopo l'imprevisto della prima, "dall’11 aprile 2023 - spiega Webuild- ha ripreso lo scavo “a regime“ e a ciclo continuo e lo scavo sta avanzando con regolarità e nei tempi previsti. Si procede, nel frattempo con lo scavo in modalità tradizionale all’altra estremità della galleria e con le attività necessarie ad estrarre completamente la seconda fresa per riadattarla sulla base delle analisi e rilievi effettuati e consentirne la ripartenza. La talpa bloccata in galleria è in manutenzione e verrà riadattata per adeguarsi alle caratteristiche di scavo della TBM ripartita".

Stiamo parlando della linea ad alta velocità e capacità che fa parte del corridoio Reno Alpi. Consentirà il trasferimento di una parte del traffico merci dalla strada al ferro oltre alla riduzione dei tempi di viaggio tra Genova e Milano: un’ora senza il quadruplicamento della Tortona - Milano (LEGGI QUI), 50 minuti se questo verrà realizzato.

La nuova linea è lunga 53 km di cui il 70% in galleria, ed interessa 14 Comuni nelle province di Genova e Alessandria. 

L’avanzamento complessivo dello scavo delle gallerie ha superato l’84% su un totale di circa 88 km di opere in sotterraneo. La nuova tratta ferroviaria è costituita da tre gallerie naturali, di cui la più importante è la galleria di Valico, di lunghezza 27 km, in cui sono attivi contemporaneamente diversi fronti di scavo.

L’intervento ha un valore complessivo, interamente finanziato, di 7.8 miliardi di euro; è inserito tra gli investimenti del PNRR per un importo pari a 3,4 miliardi con suddivisione negli anni, a partire dal 2020, di cui 930 milioni di euro già rendicontati degli anni 2020-2021.