Porto e trasporti

Obiettivi puntati su aria, acqua, possibili inquinanti e rispetto del mare
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GENOVA - Continua il percorso che porterà alla costruzione della nuova diga di Genova, che dovrà essere pronta entro la fine del 2026 per poter godere dei fondi del PNRR. Si è svolto nelle ultime ore un incontro informale tra Arpal e Webuild SpA, società a cui è stata aggiudicata in consorzio la costruzione della nuova diga. I rappresentanti di Webuild hanno presentato le caratteristiche e le fasi di realizzazione della diga, nonché il progetto di monitoraggio ambientale.

La società ingegneristica si è confrontata con i dirigenti e responsabili delle unità operative coinvolte di Arpal su vari aspetti del progetto che ricadono nelle competenze di tutela ambientale proprie dell’Agenzia. Particolare attenzione va prestata al monitoraggio della qualità dell’aria e delle acque, all’impatto acustico, all’inquinamento e al controllo dello stato del mare e della biodiversità marina.

"La realizzazione di grandi opere infrastrutturali evoca potenziali criticità in materia ambientale che devono essere minimizzate e contenute attraverso azioni specifiche - commenta Arpal - A questo proposito va ricordato che Arpal effettua azioni di accompagnamento ambientale di tali opere sul territorio ligure fin dalla loro progettazione, seguendo i diversi passaggi con monitoraggi e controlli prima, durante e dopo la realizzazione delle opere stesse".