Porto e trasporti

Analisi del direttore generale dell'associazione
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GENOVA - Il 2023 non sarà un anno facile per il mondo dello shipping a causa delle congiunture internazionali sfavorevoli, anche se Genova e la Liguria stanno dimostrando una grande spinta alla crescita, grazie alle grandi opere e al fatto che molti imprenditori esterni stiano iniziando a credere nelle potenzialità espresse dal territorio. E' questa in sintesi la visione per il 2023 di Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto. 

"Le prospettive del 2023 raccontano di un anno che sicuramente sarà complicato da vivere: abbiamo infatti una instabilità internazionale legata non soltanto al conflitto tra Ucraina e Russia ma anche un po’ da altri venti di guerra, purtroppo c'è una forte tensione esistente tra Cina e Taiwan, una ripresa pesante del Covid in Cina, per cui dobbiamo prevedere quale sarà l’azione del Paese e i provvedimenti che il Governo assumerà. Abbiamo per quanto riguarda l’Europa un tasso inflazione ormai a doppia cifra, che preoccupa tutti, e un sensibile decremento dei noli, tutti segnali significativi del fatto che in questo momento l’economia di tutto il mondo sta rallentando davanti a queste prospettive. Il mondo della logistica, dei trasporti, naturalmente dovranno fare le loro valutazioni, dovranno capire come attrezzarsi. 

 

Per quanto riguarda nello specifico il porto di Genova, da un lato abbiamo alcuni aspetti decisamente positivi, cioè grandi investimenti che sono stati fatti in infrastrutture e la forte volontà del territorio di rialzarsi, reagire e recuperare il tempo perso e quindi un sistema imprenditoriale decisamente positivo, una città positiva e una regione che vuole guadagnarsi spazio e visibilità a livello nazionale ed internazionale. Alla luce di tutto questo però vi sono dei temi legati ai cantieri e alle cantierizzazioni di tutto quello che sarà sicuramente il complesso delle attività che andranno a incidere sulla sulla viabilità della città, e che richiederanno da parte di tutti sforzi organizzativi importanti, per garantire un adeguato livello di stabilità funzionale tra porto e città. 

 

La nostra categoria, come sempre, si presta ad essere un po’ anche un termometro della situazione economica internazionale, di quelle che sono le criticità che potranno manifestarsi e tentando di dare buoni consigli o indicazioni utili, non soltanto alle proprie aziende ma anche al settore istituzionale.  Rimane per noi il grande progetto della Green logistic valley, in cui crediamo tantissimo e in cui vediamo che adesso cominciano a credere sensibilmente anche tanti imprenditori, che stanno cercando in Val Polcevera uno spazio dove investire, dove trasferire le proprie attività. A coronamento poi dell’anno servirebbe veramente una reale sburocratizzazione: sappiamo che il Governo sta lavorando molto da questo punto di vista, noi siamo a favore di un’amministrazione che sappia amministrare ma senza complicare la vita i cittadini e alle imprese caricandoli di costi che possono benissimo essere tagliati, rendendo a tutti la vita più semplice e più economica l’esistenza di una azienda".