Vai all'articolo sul sito completo

MOCONESI - La Camera di Commercio di Genova è uno dei soggetti che da sempre fanno pressione perchè il tunnel della Valfontanabuona sia realizzato. Alla confluenza tra i tre Comuni della valle interessati dall'opera (e dalla lista degli espropri, unitamente a Rapallo), cioè Cicagna, Moconesi e Tribogna, incontriamo Paolo Corsiglia, membro della Camera.

Che spiega così le ragioni del sì all'opera, che come abbiamo visto è accolta a braccia aperte dalla Valfontanabuona (GUARDA QUI) (GUARDA QUI(GUARDA QUI), e osteggiata invece da una fetta di Rapallo, interessata dagli espropri (GUARDA QUI) (GUARDA QUI). "È una delle infrastrutture del libro bianco che abbiamo presentato di nuovo un mese fa circa, è un’infrastruttura fondamentale per tutto il territorio, non solo per la Fontanabuona ma anche per tutto l’entroterra perché qua confluiscono tante valli e anche la Val d’Aveto può giovarne per avere un collegamento più veloce. E poi serve anche per scaricare il flusso di traffico dal casello di Lavagna.

Potrebbe salvare le aziende presenti e magari favorire l'insediamento di nuove. Le infrastrutture sono fondamentali, quelle stradali e digitali, perché le aziende e le famiglie possono impiantarsi sul territorio e tutto questo porta anche alla rivalutazione degli immobili, altro aspetto importante perché il presidio del territorio fa sì che si possa salvare anche il dal dissesto idrogeologico". 

"E la frana di venerdì sulla strada statale 45 per Bargagli, che ha isolato 400 persone, è la dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, della necessità del tunnel, anche per casi di emergenza come questo".

RAPALLO - Una lista di 153 espropriati, solo a Rapallo: Andrea Carannante, portavoce del comitato del no al tunnel della Valfontabuona, che trova adesioni solo a Rapallo, per ora nessuna nella valle dove l'opera è invece fortemente voluta (GUARDA QUI) (GUARDA QUI) (GUARDA QUI), ci accompagna in frazione Santa Maria, dove diverse case e villette si affacciano laddove sorgeranno le rampe di accesso al tunnel (GUARDA QUI), che si infilerà nel monte all'altezza del posteggio Caravaggio, sulla A12, per poi sbucare a Tribogna e allacciarsi alla strada statale 225 a cavallo tra Moconesi e  Cicagna. 

"Intanto preciso che le adesioni sono tutte a Rapallo - spiega Carannante, anche candidato sindaco di Rapallo, che proprio sul no a questa opera ha impostato la campagna elettorale - perchè è qui che devasterà questa parte di collina e le frazioni, verranno gettati un milione di metri cubi di cemento per costruire una collinetta di 12 metri, abbattendo alberi, asciugando sorgenti d'acqua e rovinando questa parte di Rapallo.

Inoltre contestiamo anche il fatto che si tratti di un'opera voluta, progettata e realizzata da Autostrade senza gara d'appalto e dato in concessione ad Autostrade sfruttando i fondi dell'accordo sul crollo di ponte Morandi. Noi cittadini dovremo pagare l'extracosto dell'opera, che sarà anche molto elevato (LEGGI QUI), con un aumento dei pedaggi su scala nazionale". 

Ma quali armi ci sono per sperare ancora di bloccare tutto? "Noi come comitato stiamo cercando di raccogliere adesioni e denari per presentare un ricorso al Tar, ma il Comune stesso avrebbe gli strumenti per opporsi, attraverso l'opposizione agli atti e usando gli atti urbaistici per bloccarlo, ci sarebbe ancora possibilità". 

GENOVA - Raccontare ai giovani la professione e le funzioni dello spedizioniere internazionale è un compito molto importante.
Luca Spallarossa, consigliere d’Amministrazione Spediform, ha illustrato le attività svolte da chi lavora in questo settore ai ragazzi di tre classi dell’Istituto Scolastico Superiore Einaudi Casaregis Galilei, ospiti dell’Autorità di Sistema Portuale nella sede di Palazzo San Giorgio a Genova.

Una mattinata interessante, con Spallarossa che ha sottolineato gli aspetti più significativi di questa professione che riveste un ruolo nel cruciale nello sviluppo e nel successo della supply chain. Un settore in continua evoluzione e atteso da nuove sfide, in particolare legate a tecnologia e digitalizzazione, temi sui quali i giovani sono particolarmente sensibili.

Peraltro incontri con gli studenti, come quello che ha visto protagonisti i ragazzi dell’Einaudi Casaregis Galilei, sono parte integrante del progetto Spediform, la società partecipata da Spediporto che, dal 2021, si occupa di formazione per chi cerca una prima occupazione nel mondo della logistica e dei trasporti o per coloro che già operano nel settore e vogliono crescere professionalmente.

GENOVA - La firma della concessione novantennale alla società Hennebique Srl è solo il primo passo verso la riqualificazione dell'edificio: non sarà infatti il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Vitali e Roncello Capital a portare a termine il progetto.

La concessione sarà infatti ceduta, secondo i piani entro la fine del mese di aprile: ad accaparrarsi l'opera sarà Cassa depositi e prestiti attraverso una società veicolo ad hoc che deve ancora essere creata e che sarà partecipata al 60% dal socio pubblico e per il restante 40% con fondi provenienti dal mercato. Cdp, a sua volta, sottoscriverà un accordo per affittare parte della nuova struttura a sue due partecipate, Fincantieri e Autostrade per l'Italia, che firmeranno un patto della durata di 50 anni. 

Fincantieri sposterà a Hennebique il suo quartier generale, Autostrade insedierà nell'ex silos una serie di uffici collegati ai diversi progetti che sono attualmente in corso a Genova e nel resto della Liguria. 

Un terzo dell'immobile resterà invece in mano all'Autorità di sistema portuale che lo metterà a disposizione di Stazioni marittime per l'ampliamento del terminal, già previsto nel progetto originale.

Hennebique srl, prima di volturare la concessione, dovrà provvedere alle bonifiche e per questo il cantiere inizierà ad operare prima che il passaggio a Cdp diventi effettivo: il valore di questa prima parte di intervento è stimato in 10 milioni di Euro che sono quello che Vitali e Roncello Capital hanno versato a suo tempo quando vinsero il bando per la riqualificazione del sito. 

Resta da definire il soggetto che porterà materialmente avanti i lavori: in linea del tutto teorica potrebbe essere la stessa Vitali, che è già nell'orbita degli appalti di Autostrade per l'Italia, ma questa è una speculazione ancora prematura. 

MOCONESI - Ci crede, adesso, il sindaco di Moconesi Giovanni Dondero, che sia la volta buona per la realizzazione del tunnel della Val Fontanabuona. "L'apposizione dei vincoli di esproprio è un atto concreto e tangibile, come la volontà politica di tutte le istituzioni. Devo precisare che nel nostro Comune la maggior parte degli espropri saranno temporanei, per l'area di cantiere. La gente si sta informando e noi siamo ben lieti di dare notizie".

Quarta puntata della nostra inchiesta sul tema. Come detto in Val Fontanabuona nessuno ha manifestato, fino ad ora, dissenso ma anzi c'è forte desiderio di vedere l'opera completata (GUARDA QUI) (GUARDA QUI), mentre sul fronte di Rapallo c'è forte contrarietà da parte di chi abita nella zona dove sorgeranno le rampe di accesso al tunnel (GUARDA QUI). 

Neppure lo slittamento della chiusura della procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale, da fine marzo ai primi di aprile, preoccupa Dondero "sono solo pochi giorni". Ma perchè il tunnel serve? "Perchè la Fontanabuona ha bisogno di un collegamento autostradale efficace e veloce con la A12, oggi i caselli più vicini sono quelli di Lavagna e Genova Est, e poi perchè il territorio vuole diventare più competitivo, avere più posti di lavoro e avere una maggiore attrattività anche da punto di vista sociale e turistico".