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Il "funerale della sardina", festa folkloristica murciana celebratasi a Genova sabato scorso, anima la campagna elettorale per le comunali e contrappone il candidato PD Alessandro Terrile a Paola Bordilli, assessore uscente ai grandi eventi e ricandidata con Bucci come capolista della Lega.

"Il quotidiano spagnolo "La Verdad" - attacca Terrile - riporta le dichiarazioni del Sindaco di Murcia, secondo il quale per esportare l'Entierro de la Sardina il Comune di Genova avrebbe contribuito con 350.000 Euro. Il Sindaco di Murcia è la prima fonte autorevole a svelare i costi della manifestazione. Da Genova silenzio assoluto e, fatto molto strano, non esistono delibere di giunta che eroghino contributi. La ricerca sponsor avviata l'anno scorso dal Comune si è chiusa con tre soli partner: IREN, Esselunga e Banca Carige. La domanda è molto semplice. Quanto è costata l'edizione genovese del funerale della Sardina? E a quanto ammonta il contributo erogato dal Comune e dalle aziende partecipate?".

“Il Comune di Genova - replica l'assessore Paola Bordilli - non ha speso un euro per l’Entierro della Sardina, la più grande festa di piazza che la nostra città ha visto da due anni a questa parte. Nel massimo della trasparenza, i costi lordi, 162.000 euro (comprensivi di spettacolo piromusicale, campagna comunicazione, bande, associazioni ecc) sono stati completamente coperti da sponsorizzazioni (75.000 euro) e dalla tassa di soggiorno (87.000 euro), che, ricordo al consigliere Terrile, serve proprio ad animare la città per renderla attrattiva. E così è stato visto che gli hotel genovesi hanno sfiorato il sold out, 100.000 persone, tra genovesi e turisti, hanno seguito una manifestazione, durata dalla mattina fino a tarda sera, creando indotto indiscutibile su tutto il centro città e non solo. Infatti, la delegazione di Murcia, la cui municipalità ha coperto per intero le spese di alloggio e viaggio, era composta da ben 600 persone tra figuranti, artisti, sardineros, bande e animatori che hanno pernottato per 5 notti a Genova, visitato la nostra città con indiscutibile indotto sulle attività locali. Ringrazio il consigliere Terrile di avermi dato la possibilità di rendicontare un grande successo per la città, ma la finiscano i signori del No di gettare fango su Genova e i genovesi perché questi conti della serva, su un successo indiscutibile per la città, vuole dire anche insultare le migliaia di concittadini e visitatori che hanno partecipato alla grande festa. Noi vogliamo una città viva, che sappia divertirsi bene e crei ricchezza per le nostre imprese: lasciamo a loro la tristezza delle piazze vuote delle amministrazioni del passato”.