Il clima di tensione che si respira nelle scuole di Genova, con alcuni blitz andati in scene di notte al Leonardo da Vinci e al Firpo Buonarroti, hanno fatto alzare l'attenzione del Comune. Proprio in queste ore è arrivato l'appello della sindaca Silvia Salis.
Blitz nella notte al Firpo occupato, svuotati gli estintori nelle classi. Due studenti aggrediti
La richiesta di incontro con i direttori scolastici
"Il clima di tensione e di violenza che sta investendo le scuole genovesi è preoccupante. Per questo, ho chiesto un incontro urgente al direttore scolastico regionale e a quello provinciale per capire come le istituzioni possano fare fronte comune" ha annunciato Salis. Proprio per questo è stato convocato un incontro con i direttori scolastici regionale e provinciale, con la richiesta di lavorare insieme per riportare serenità e sicurezza nelle scuole. "Dopo il grave episodio dello scorso fine settimana al liceo Leonardo Da Vinci – sottolinea Salis - questa settimana abbiamo dovuto leggere delle aggressioni al Firpo Buonarroti: esprimo la mia solidarietà agli studenti aggrediti e a tutta la comunità scolastica, che sta vivendo giorni difficili segnati da episodi del tutto inaccettabili".
Blitz al Leonardo da Vinci, tra gli assalitori anche un maggiorenne
L'appello ai giovani studenti
Arriva poi l'appello agli studenti genovesi, che Salis aveva già incontrato settimana scorsa fuori dalla sede del Leonardo da Vinci. "Invito con forza tutti i giovani a fermarsi, a riflettere e a interrompere immediatamente qualsiasi forma di azione violenta: Genova è e deve restare una città della pace, del dialogo e del rispetto reciproco. Le scuole devono essere luoghi sicuri, di confronto e crescita, non di paura" ha ribadito la prima cittadina di Genova. "Al direttore scolastico regionale e a quello provinciale chiederò di individuare insieme le misure più efficaci per riportare serenità e sicurezza nelle nostre scuole – conclude Silvia Salis - come amministrazione saremo al fianco delle istituzioni scolastiche, delle famiglie e dei ragazzi, perché la violenza non può e non deve trovare spazio nella nostra città".
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