
Il futuro presidente del consiglio comunale Claudio Villa ha incassato anche il voto favorevole di Vince Genova, su decisione, a sorpresa, del suo capogruppo Pietro Piciocchi. L'ex vicesindaco reggente ha deciso di appoggiare la candidatura del consigliere del Partito Democratico, scelto dopo settimane di trattative e scontri tra i dem e con gli altri partiti di maggioranza.
La scelta (che spiazza) di Piciocchi
"La mia decisione nasce dal fatto che voglio dare un segnale distensivo e di collaborazione alla giunta di Silvia Salis e alla sua coalizione, un primo passo per far capire che vogliamo lavorare in un clima distensivo nonostante non faremo sconti a nessuno in questi anni" raggiunto telefonicamente in mattinata, Pietro Piciocchi. Con il candidato del centrodestra alle scorse Comunali hanno poi votato a favore anche i suoi consiglieri del gruppo: Villa quindi ha potuto contare su cinque preferenze in più. "Insomma, se gli mancheranno i numeri della maggioranza, saremo noi la sua stampella" scherzava Piciocchi, e così è stato nel pomeriggio. L'avvocato genovese riconosce anche "l'essere moderato di Villa", un profilo che non dispiace nella sua essenza politica al capogruppo di Vince Genova.
La minoranza si divide
La decisione di Piciocchi e del suo gruppo non riguarda l'intera minoranza, è infatti una decisione singola, che non è stata perseguita dal centrodestra. Anzi, la sensazione fin dalla mattina è stata quella che gli altri gruppi non siano mai stati sulla stessa lunghezza d'onda e che invece si sono astenuti, senza esprimere quindi una preferenza per la presidenza del consiglio comunale. Come aveva confermato la neo capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandra Bianchi, che a Primocanale aveva ribadito l'intenzione non di esprimere la preferenza ma di votare invece per un vicepresidente del partito. Anche la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo, regina di preferenze con 3.178 voti alle Comunali, ha optato per l’astensione, votando scheda bianca. Una decisione differenze rispetto al suo candidato sindaco nonostante la stessa Cavo - ai microfoni di Primocanale - ha parlato di apertura e distensione con la scelta di lasciare bianca la scheda. La scelta di Vince Genova è legittima, ma risulta incomprensibile".
Insomma, prima spaccatura, o almeno visione diversa di vedute, con il capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi (che ha votato in autonomia con il suo gruppo). Contro la decisione del “capo dell’opposizione” anche Forza Italia e Lega. Un interrogativo, legittimo, adesso, è quello di chi rappresenterà il vero leader dell’opposizione: sarà Piciocchi o Cavo? A oggi, chi sembra aver “spaccato” il fronte è proprio l’ex vicesindaco reggente, che ha giocato la sua partita in solitaria.
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