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Politica

Arriva la replica del governatore dopo la conferenza stampa della Lega
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LIGURIA - "Per me vengono prima gli interessi della Regione: tant’è vero che mai abbiamo messo in discussione i rapporti in coalizione né quando la Lega ha appoggiato i grillini nel governo nazionale, né quando Fratelli d'Italia ha deciso di non appoggiare il Governo di unità nazionale. Le alleanze nazionali sono separate da quelle locali, così come opinioni personali sono scisse dalle visioni comunitarie dei partiti", così il governatore Giovanni Toti, dopo un lunga riunione con i coordinatori di Cambiamo-Coraggio Italia!, ha risposto in un punto stampa in Sala della Trasparenza ad alcune delle 'accuse' mosse durante la conferenza stampa della Lega. 

La Lega attacca Toti e chiede verifica di maggioranza - LA CONFERENZA STAMPA

Per lui, il bilancio sulla settimana appena trascorsa a Roma per le elezioni al Quirinale è positivo. "A differenza di altri evidentemente ritengo che questa settimana sia finita bene perché abbiamo rischiato di non avere un presidente della Repubblica in tempi brevi e di non avere un buon presidente del consiglio che sta garantendo una buona tenuta del Paese e degli investimenti che sono in arrivo con il Pnrr. Si chiude bene perché Sergio Mattarella, uno dei presidenti della Repubblica più amati tra i cittadini, si è piegato alla volontà delle Camere, nonostante non volesse un secondo mandato, garantendo così un Governo ancora stabile", questa la sua analisi. Ripercorrendo le riunioni intercorse con gli alleati di centrodestra, ha commentato: "Ci sono state fin dall’inizio divergenze con Fratelli d'Italia fuori dalla maggioranza di Governo e con il segretario Salvini che si è preso l’onere di trovare un candidato condiviso, abbiamo detto chiaramente in tutte le riunioni con i nostri alleati che il candidato di centrodestra non era una strada percorribile poiché si fermava alla soglia di 404 voti"

"Un presidente scelto in solitudine dal centrodestra avrebbe rotto la maggioranza che tiene in piedi il paese: avremmo fatto cadere il Governo"

"Siamo rimasti di fronte ad un nodo irrisolvibile, Matteo Salvini ha dovuto scegliere tra la stabilità del paese e l’unità del centrodestra. Oggi ha lanciato l’idea di una federazione di centrodestra, idea che più volte ho solleticato io stesso, noi siamo disponibili al dialogo. Con Salvini ci siamo scambiati alcuni messaggi, la federazione può essere una soluzione".

Una soluzione percorribile, ma tenendo presente un aspetto che Toti ha voluto comunque ribadire. "La nostra visione è far parte di un centrodestra di cui ci sentiamo da sempre parte, ben consapevoli che il nostro compito è allargare la coalizione a forze che ancora oggi non ne fanno parte.

"Non credo che la filosofia del centrodestra “meno siamo meglio stiamo” sia quella migliore per la politica locale o nazionale, tant’è vero che ci siamo già allargati alle forze civiche e a Liguria Popolare"

E guardando ai risultati in Liguria, il governatore si dice soddisfatto, visto l'indice di gradimento alle ultime elezioni regionali. "Siamo passati dal 37% al 55%: hanno giudicato bene l’operato del presidente i cittadini visto che il partito Cambiamo è il primo in Liguria. È una Regione solidissima dal punto di vista dei fondi europei, mentre siamo la prima regione d’Italia per la somministrazione dei monoclonali, così come la campagna vaccinale sta procedendo spedita. Siamo in una regione che sta tra la quinta o sesta in Italia per l’assistenza territoriale: si può fare di più, ma la sanità in mano della presidenza fu una scelta degli alleati - che si può ridiscutere - con una insistenza legata a giudizi ben più ruvidi dei miei sull’operato del precedente assessore Sonia Viale".

"Teniamo la Liguria al sicuro dalle discussioni politiche in vista del 2023. Se ci si chiede se ho intenzione di presentare una mia candidatura la risposta è che io intendo rispettare il mio mandato e l'impegno assunto davanti ai liguri fino al 2025"

"Faremo la verifica di maggioranza già domani: non c’è nessuna possibilità se non che serrare i ranghi e andare avanti, allargando la coalizione e ragionando sulla fine di una seconda Repubblica – cosa che in Liguria abbiamo fatto prima di tutti", ha concluso. 

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