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GENOVA - Il sindaco di Genova Marco Bucci a Primocanale replica alle dichiarazioni rilasciate al Secolo XIX dall'amministratore delegato di Acciaierie d'Italia Lucia Morselli che sulle aree ex Ilva ha detto: "Non concederemo un millimetro alla città".

Il primo cittadino di Genova sul tema è netto: "Non è roba loro, l'area ex Ilva è di Società per Cornigliano ed è stata data in concessione all'ex Ilva in commissariamento, la quale l'ha ceduta temporaneamente in contratto ad Acciaierie d'Italia, come vedete non sono i proprietari e tutto può essere ridiscusso" precisa Bucci.

Lo stesso sindaco ricorda l'accordo di programma che venne siglato dalle parti e come questo finora non sia stato rispettato: "La cosa importante è l'accordo di programma che prevedeva 2.200 persone e 700 milioni di investimenti, cosa che non è successa. Quindi a questo punto bisogna farsi una domanda: Quelle aree sono importanti per la città perché la città vuole una ricaduta economica e occupazionale. Se questa viene fatta da Acciaierie d'Italia bene. Noi vorremo che la fabbrica potesse diventare la fabbrica numero in Europa e vogliamo che ci siano gli investimenti e le persone per fare questo lavoro. Ma nel caso in cui non si riuscisse ci sono tante altre opportunità incluso il famoso dissalatore, perché li vicino c'è il depuratore delle acque che potrebbe dare ricadute economiche e occupazionali alla città di Genova e nel caso dell'acqua sarebbe una cosa fondamentale per tutto il Nord Italia".

Il primo cittadino di Genova dunque guarda alle aree ex Ilva per far crescere occupazione ed economia della città e apre a un confronto tra le parti: "Ci sono prospettive ottime per quell'area: quindi sediamoci attorno a un tavolo, costruiamo un sistema di collaborazione e andiamo avanti. Dire che non lasceremo nemmeno un millimetro... è uno scherzo, chiamiamolo uno scherzo" conclude Bucci.