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Nel fine settimana è andato in scena l'incontro dei due candidati con il sindaco di Savona: "Confronto costruttivo sui temi che l’amministrazione di Savona affronterà nel futuro"
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SAVONA - Scatta il conto alla rovescia per l'elezione del nuovo presidente della Provincia di Savona. La sfida è tra due amministratori di centrodestra: l'uscente Pierangelo Olivieri, sindaco di Calizzano, e il primo cittadino di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa. Il Partito Democratico non ha espresso un candidato, ma sarà l'ago della bilancia nella corsa tra i due candidati.

Da una parte Olivieri, sostenuto da Cambiamo, e dall'altra Canepa, espressione della Lega, appoggiato da Fratelli d'Italia e Forza Italia. A complicare il quadro i due sindaci dei comuni più grandi della provincia, Savona e Albenga, che si sono tirati fuori. Marco Russo, sindaco di Savona, ha spiegato così la sua mancata candidatura: "Non ritengo di poter offrire la disponibilità a candidarmi a tale carica. Peraltro, in questo modo, porto il mio contributo per sgombrare il campo dalla discussione sui nomi per spostarla sui progetti". La notizia, comunicata con una lettera a inizio dicembre, ha aperto la strada al primo cittadino di Calizzano come nome dei moderati e di una parte della sinistra a Palazzo Nervi. Un secondo mandato, quello di Olivieri, considerato dai totiani "naturale e logico" e secondo "la tradizione della coalizione".

Il testa a testa in Provincia chiama in causa gli equilibri regionali. Ma l'accordo tra il coordinamento regionale di Cambiamo e gli esponenti Dem in regione per l’elezione del presidente e la nomina del vice presidente della Provincia ha avuto conseguenze anche in consiglio comunale a Savona. Fabio Orsi (Toti per Savona) e Daniela Giaccardi (lista civica Schirru Sindaco) hanno lasciato i rispettivi gruppi per formarne uno nuovo. Dalla parte di Canepa anche il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Manuel Meles, che ha espresso via social il suo sostegno. Immediata la smentita dal coordinamento regionale dei pentastellati: iniziativa personale di Meles non sostenuta dal partito. Per il M5S il sindaco leghista non è sostenibile.

La 'spaccatura' del centrodestra per le sorti dell'Ente di secondo livello è arrivata fino a Roma. "Quello che si sta definendo per le elezioni provinciali a Savona, con la scelta del nuovo presidente, rappresenta un accordo tra Cambiamo e PD davvero inaccettabile, che impone, come spero, un dietrofront in vista del voto e una riflessione politica" ha detto il senatore leghista Francesco Bruzzone.

"Le elezioni provinciali - ha aggiunto Bruzzone - sono state politicizzate in maniera erronea, considerando il complessivo carattere istituzionale delle consultazioni. Come unico parlamentare della provincia ho impostato il mio ruolo in senso trasversale, cercando di tutelare tutte le esigenze del territorio e da tutti i fronti".

Per la conferma dell'Olivieri 'bis' bisognerà attendere domani sera, lunedì 9 gennaio. Tra i due candidati di centrodestra si prospetta una sfida all'ultimo voto e non si escludono sorprese.