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Amo le sfide - ha spiegato - ma non prometto miracoli in 15 giorni. Ci sono opere bloccate da più di 20 anni come il Ponte sullo stretto
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GENOVA - Annuncia che inizierà subito dopo il giuramento davanti al Capo dello Stato a occuparsi di infrastrutture, il neo ministro e vicepremier Matteo Salvini. E tra i dossier che prenderà in mano "il Ponte sullo stretto, inserito nel programma del centrodestra, l'alta velocità in Calabria, e la Gronda di Genova, ferma da 20 anni". 

"Ci sono migliaia di cantieri fermi in Italia - ha aggiunto Salvini - 102 opere pubbliche commissariate da anni, infrastrutture bloccate da tempo, passando per tutte le interruzioni stradali. Ci metterò tutta la mia energia per sbloccare i cantieri e creare lavoro e sicurezza. Mi piacciono le sfide ma non prometto miracoli in 15 giorni".

"Questo Governo - ha concluso - è nato per durare 5 anni perché di ottimo livello, al di là di quello che dice l'opposizione".

La Liguria si aspetta dal nuovo ministro alle Infrastrutture grande impegno per le opere che devono essere completate: al di là della Gronda, infrastruttura che ormai avrà bisogno d'essere ripensata, ci sono il nodo di Genova, il Terzo Valico, il Quadruplicamento della Milano - Tortona, il raddoppio della ferrovia di ponente, la Pontremolese oltre agli interventi sulla rete autostradale. Si tratta di un dossier molto corposo ma determinante per il futuro dei nostri porti e della nostra economia.