Appigliamoci a qualche segnale positivo mentre le luci si accendono sul Natale più difficile della nostra Storia di generazioni baciate dallo sviluppo, dalla crescita, dalla mancanza di guerre. Uno di questi è l’apertura di quel supermercato Esselunga in Albaro, stracelebrato, anzi fin troppo celebrato dalle autorità costituite dei governi attuali di Genova e Liguria.
C’è stata qualche virulenta polemica per quell’inaugurazione in pompa magna e grande ingorgo di traffico in tempi di pandemia e grandi sofferenze. E forse qualche eccesso c’è stato, ma si aspettava da 36 anni quell’apertura e sopratutto il segnale di una rottura della sorta di monopolio Coop, che non ha più ragione di essere.
Non si deve dimenticare che analoghe aperture di attività della grande distribuzione erano state ugualmente festeggiate da sponde opposte della politica e dell’imprenditoria. Quando aprì nel Porto Antico Eataly, il nostro mitico don Gallo cantava a squarciagola “Bella Ciao”, insieme a Oscar Farinetti, Claudio Burlando e Marta Vincenzi. E sono tanto datato da ricordare i riti festaioli dell’apertura della Fiumara, in periodo Pericu e dell’inaugurazione trionfante del grande centro commerciale di Brugnato, con Burlando di nuovo benedicente. Per cui chi è senza peccato scagli la prima pietra.
La Esselunga è una svolta importante, ma le polemiche non fanno che ingigantire perfino il ruolo e il significato della conquista che la famiglia Caprotti consegue nel cuore di Genova: è la concorrenza bellezza! Ci sono altri segni nella notte del nostro Natale di confinamento: non solo finalmente lo sblocco dell’operazione Hennebique che muove quel colosso giacente in mezzo al porto e alle sue prospettive di attrazione.
C’è anche il senso finalmente dato alla Loggia dei Mercati di piazza Banchi con il progetto di un Museo della Repubblica. So bene che molti storici dell’arte storcono e storceranno la bocca per questo insediamento. Ma cosa era preferibile? Lasciare un luogo quasi “sacro” per la nostra storia a un destino provvisorio, di volta in volta affidato a soluzioni “volanti”, senza mai un punto fermo? Qualcosa si muove e in tempi come questi non è poco.
cronaca
Un supermercato val bene una messa, i segni nel cielo e le ipocrisie di Natale
Qualcosa si muove e in tempi come questi non è poco
1 minuto e 51 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Venerdì 26 Aprile 2024
Archivio storico - Il 28 aprile 2006 viene ritrovato il corpo di Luciana Biggi
Venerdì 26 Aprile 2024
Meteo in Liguria, ancora pioggia protagonista: le previsioni
Venerdì 26 Aprile 2024
Viaggio nel cantiere della nuova fermata della metro in piazza Corvetto a Genova
Giovedì 25 Aprile 2024
25 Aprile, il 25 Aprile, il sindaco Bucci: "Genova antifascista"
Venerdì 26 Aprile 2024
La Spezia, "Sotto il segno del porto": lo speciale
Venerdì 19 Aprile 2024
"Liguria chiama Roma risponde": le risposte di Cavo, Basso e Pirondini (ottava puntata)
Ultime notizie
- Migranti nel Cpr a Diano, Toti: "Non c'è ancora stata una decisione"
- Caos autostrade, incidente sul ponte San Giorgio: lunghe code
- Nasce Forza Nord, costola di Forza Italia: aderisce la consigliera Riolfo
- Archivio storico - Il 28 aprile 2006 viene ritrovato il corpo di Luciana Biggi
- Dalla 'Nostalgia' alla Fiera di S. Zita, gli appuntamenti del weekend
- Genova, il cane Cloe scomparso nel nulla: l'appello per ritrovarla
IL COMMENTO
Il 25 aprile potrebbe essere la festa di tutti. Ma...
Il 25 Aprile è la festa di tutti, anche l’Msi dovette dirgli grazie