Ambulanze ferme perché mancano le barelle, occupate dei pazienti nei pronto soccorsi sovraffollati: è l'ultimo fenomeno che si registra a Genova, con gli ospedali presi d'assalto e una situazione sempre più difficile nei reparti d'urgenza. Un fenomeno ancora limitato, ma che inizia a preoccupare gli addetti ai lavori.
"Per ora si tratta di episodi molto limitati, gli ospedali fanno tutto il possibile per prevenirli, però è un segnale di difficoltà", commenta Paolo Cremonesi, primario del Pronto soccorso dell'ospedale Galliera. Intanto è polemica sul sovraffollamento. Montaldo dice: "Si possono ridurre i tempi di degenza negli ospedali".
"Ha ragione, ma bisogna far sì che ciò avvenga - commenta Cremonesi - Ci sono ospedali con un tasso di occupazione dei letti dell'80%, questo vuol dire che coordinando meglio gli ospedali si possono trovare risorse in più".
Dal primario due appelli: "Uno è rivolto ai cittadini evitare di andare al pronto soccorso se non necessario e rivolgersi al medico di famiglia. L'altro è per la politica: questi eventi si ripetono ogni anno, deve fare programmazione in modo da non farci cogliere impreparati".
salute e medicina
Pronto soccorso in tilt, ora mancano le barelle per le ambulanze
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