I numerosi incendi di questi ultimi giorni, che in Liguria hanno caratterizzato lo spezzino, tra Framura e Riomaggiore, oltre che Genova con diverse segnalazioni di sterpaglie andate a fuoco sulle alture del ponente cittadino, hanno messo in luce una situazione allarmante di degrado delle aree verdi della città. Vetri rotti, lattine, elettrodomestici e rifiuti abbandonati tra i rovi: questo il desolante spettacolo mostrato dalle immagini di Primocanale in diretta dalla zona di via Martiri del Turchino, dove sono divampate le fiamme da un canneto. La responsabilità di queste situazioni di abbandono è in primis dell'inciviltà dei cittadini, che usano queste zone come vere e proprie discariche a cielo aperto, nonostante le numerose iniziative di Amiu messe in campo proprio per favorire la raccolta differenziata e il ritiro degli ingombranti negli ecopunti o porta a porta. Col caldo e con gli incendi, purtroppo anche qui spesso originati dall'uomo più che dalla natura, rifiuti di questo tipo possono favorire il propagarsi delle fiamme e, da inquinamento diventano anche micce pericolose.
Tanti residenti, però, denunciano una situazione di incuria: vegetazione incolta, una vera e propria selva che alcuni vedono dalla finestra, con terreni abbandonati a loro stessi. "Il sindaco si è dimenticato delle delegazioni di Ponente, qui Voltri sta diventando una favela e la responsabilità è sua, non del municipio che ha le mani legate", denuncia una signora in diretta su Primocanale all'800 640 771. "Il Comune di Genova ci ha completamente dimenticati".
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