Il Genoa ci ha provato, ma la partita con la Juventus è stata una sfida tra un peso medio e un supermassimo. La differenza di potenziale, e anche la pressione della Lazio vittoriosa sul Torino nel tardo pomeriggio, hanno segnato la partita che ha visto il Genoa resistere per tutto il primo tempo, anche grazie alla vena di Perin. Ma subito dopo l'intervallo è arrivato l'uno-due, appunto di taglio pugilistico, firmato da Dybala e Ronaldo, che ha chiuso anzitempo il confronto. La rete di Douglas Costa amplia troppo il divario, ma ci pensa Pinamonti (secondo gol consecutivo dopo il rigore di Brescia) a salvare l'onore e dare senso al finale, che vede Sanabria sfiorare addirittura il gol del 2-3.
Adesso Nicola può pensare a Udine, dove oltretutto ha qualche conto personale da regolare vista l'infelice esperienza sulla panchina dei friulani. Con gli altri bianconeri della serie A, domenica prossima, il Genoa è chiamato a riprendere la marcia verso la salvezza. Da quando ha abbandonato le strisce bianconere che fanno tanto Marassi, non nel senso di stadio ovviamente, la Juventus soffre spesso nel Ferraris rossoblù. Il buon avvio del Grifo lascia speranze, sarà solo illusione. È l'ex Sturaro a impensierire i campioni uscenti in apertura, con un bell'affondo neutralizzato da Bernardeschi. Al 6' il Genoa fa partire un contropiede da angolo per la Juve, ma Cassata sbaglia tutto. Subito dopo il primo “giallo” è per Favilli, che atterra rudemente Bonucci.
La Juventus scopre presto quanto sia stato avventato privarsi di Perin senza neppure vedere sul campo se il portiere cresciuto e tornato nel Genoa fosse meglio di Szczesny: fra il 12' e il 13' il numero 1 rossoblù si oppone prima a un gran sinistro di Bernardeschi, poi a un destro di Ronaldo, quindi ancora a un missile del portoghese. Col passare dei minuti la Juventus fa valere la differenza di potenziale, con Ronaldo mobilissimo su tutto il fronte offensivo, ma il Genoa controlla il gioco in area e quindi i bianconeri possono solo provare dalla distanza, esponendosi ai contropiede rossoblù che non hanno però respiro sufficiente per impensierire Szczesny. Al 25' Cassata entra in area, risolve De Ligt; subito dopo cross di Ghiglione e palla troppo lunga per entrambi gli attaccanti.
Rischia grosso Favilli alla mezz'ora: già ammonito, stende De Ligt ma Calvarese assegna soltanto il fallo tra le proteste degli juventini. A pagare è così Schone, che si vede sventolare il giallo per un fallo tattico su Rabiot lanciato in contropiede. Altra occasione Juve al 35' con Rabiot che colpisce di testa ma trova attento Perin. Il Genoa spezza l'assedio con Favilli, che al 37' si lancia in avanti senza però trovare collaborazione nei compagni. Il finale di tempo è rossoblù: prima Favilli calcia di poco a lato, sia pure in fuorigioco, poi su corner di Schone Pinamonti per un niente non beffa l'attento Bonucci che allontana. Al 43' ancora Ronaldo, ma Perin devia in angolo. Allo scadere giallo anche per Bonucci che atterra Favilli.
Alla ripresa del gioco, Nicola sostituisce Schone e Favilli con Lerager e Sanabria, in cerca di energie fresche. Ma arriva il gol juventino di Dybala, che al 50' piazza un'azione capolavoro e dopo essersi liberato in area supera Perin. Il Genoa reagisce con Cassata, chiuso da Cuadrado, e lascia spazi ai bianconeri che ci riprovano con Bernardeschi che, servito da Cuadrado, di testa sfiora il palo. I campioni uscenti capiscono che è il caso di affondare ed è Ronaldo su assist di Pjanic a siglare il bis. Il portoghese avanza e dai 25 metri, lascia partire un destro che si infila a pochi centimetri del palo dove Perin non puó arrivare. Il Genoa sembra rassegnarsi a un risultato in bilico per tutto il primo tempo, la Juve vive di prepotenza e al 73' arriva il terzo gol a firma Douglas Costa, entrato al posto di Bernardeschi, che raccoglie un assist di Dybala e si inventa un sinistro a girare sotto l'incrocio.
Al 76' l'orgoglio Genoa porta Pinamonti al gol della speranza: cross di Biraschi, difesa a vuoto e col sinistro l'ex Inter segna, secondo gol consecutivo dopo il rigore di Brescia. La rete del pupillo del ct Mancini sembra riaprire la gara, ma la Juve controlla il gioco. Eppure al minuto 86' Sanabria sfiora il 2-3, avventandosi su un errato retropassaggio di Cuadrado che costringe Szczesny a liberare in scivolata. Un rimpianto, ma anche il segnale che il Genoa c'è. Higuain timbra il cartellino al minuto 89', con un sinistro dal limite bloccato da Perin. La Juve porta a casa il successo, il Genoa si consola con una prova di orgoglio. Sono altre le avversarie alla portata dei rossoblù.
GENOA 1 - JUVENTUS 3
RETI: 50' Dybala, 56' Ronaldo, 73' Douglas Costa, 76' Pinamonti.
Genoa (3-5-2): Perin; Romero, Soumaoro, Masiello; Ghiglione (62' Barreca), Cassata (78' Pandev), Schone (46' Lerager), Behrami, Sturaro (75' Biraschi); Favilli (46' Sanabria), Pinamonti (a disposizione: Radaelli, Marchetti, Goldaniga, Zapata, Jagiello, Falque, Destro). All.: Nicola.
Juventus (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo; Bentancur, Pjanic (74' Ramsey), Rabiot (83' Matuidi); Bernardeschi (66' Douglas Costa), Dybala (83' Olivieri), Ronaldo (74' Higuain) (a disposizione: Buffon, Pinsoglio, Rugani, Wesley, Muratore). All.: Sarri.
ARBITRO: Calvarese di Teramo, assistenti Preti e Tolfo, quarto ufficiale Aureliano, al VAR La Penna e Alessio - NOTE: ammoniti Favilli, Schone, Bonucci, Sturaro, Cassata, Masiello.
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Genoa-Juventus 1-3, Nicola e i suoi resistono solo un tempo a Marassi
I bianconeri colpiscono con Dybala, Ronaldo e D.Costa poi Pinamonti salva l'onore
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