cronaca

Lo svela l'autopsia svolta oggi dal medico legale Lucrezia Mazzarella
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Clara Ceccarelli, la donna uccisa dall'ex compagno nel suo negozio nel centro di Genova, è stata straziata da oltre cento coltellate inferte da Renato Scapusi, poi arrestato dalla polizia mentre minacciava di uccidersi.

Lo rivela l'autopsia svolta dal medico legale Lucrezia Mazzarella 
per conto del sostituto procuratore Giovanni Arena titolare delle indagini svolte dalla sezione omicidi della squadra mobile.

Dall'esame autoptico e gli accertamenti della scientifica trapela che la donna è stata colpita in un corridoio nei pressi del bagno nel retro del negozio dove aveva cercato di fuggire per scappare a Scapusi. L'uomo l'ha colpito alla testa, alle braccia, al petto, sulla schiena, una mattanza che non ha dato scampo alla negoziante.

La scientifica ha anche avviato accertamenti su un coltello da cucina rinvenuto oggi pomeriggio da una cronista di Primocanale in via Carcassi, nei pressi dell'Acquasola. Da un primo esame però non dovrebbe trattarsi dell'arma usata dall'assassino, che dovrebbe essere stata più grande.

Scapusi si trova rinchiuso nel carcere di Marassi
dal momento dell'arresto, nella serata di venerdì scorso: ai poliziotti in questura ha ammesso di avere ucciso l'ex compagna perché la ritiene colpevole di averlo lasciato.

L'assassino da qualche tempo dormiva dove capitava: all'origine dei suoi guai il vizio del gioco per cui avrebbe più volte rubato nella cassa del negozio di Clara, che anche per questo circa un anno fa lo avrebbe lasciato e mandato via di casa.

L'uomo, da tutti definito "strano", però non si è rassegnato e ha continuato a molestare la donna, sino al delitto di venerdì scorso quando dopo avere aspettato che il commesso brasiliano del negozio andasse via, è entrato, ha chiuso a chiave la porta affinché nessuno potesse entrare e ha assalito e ucciso a coltellate Clara. Colpendola con oltre cento fendenti.